Mistero di Capo Verde: attacco di cuore fatale

Recanati, l’autopsia conferma la morte per cause naturali di Mirco Pietanesi

Mirco Pietanesi, 54 anni

Mirco Pietanesi, 54 anni

Recanati (Macerata), 28 marzo 2015 – Confermato la morte per cause naturali di Mirco Pietanesi, il 54enne di Recanati trovato senza vita sabato scorso nella sua abitazione di Capo Verde. L’autopsia, che è stata fatta venerdì dal medico legale nell’isola di São Nicolau, non ha rilevato infatti segni di violenza. Un amico di Pietanesi, residente anche lui a São Nicolau, precisamente a Tarrafal, riferisce che dall’autopsia risulta che il recanatese sarebbe morto per convulsioni dovute ad un attacco di cuore. E racconta com’è andata. «Da qualche tempo – dice –, Mirco sentiva dei dolori, ma non erano permanenti, andavano e venivano. Aveva fatto un elettrocardiogramma circa un mese e mezzo fa. Io sono stato avvisato intorno alle 22 di sabato sera. Un altro amico italiano di Mirco, che abita qui, si sarebbe dovuto incontrare con lui a pranzo, proprio sabato. Non vedendolo arrivare, e dato che non rispondeva al telefono, è andato a casa di Mirco e, siccome l’auto era parcheggiata lì fuori, la proprietaria dell’abitazione ha dato l’autorizzazione a sfondare una finestra, che è stata subito rotta. Quando sono entrati, l’hanno trovato con la faccia a terra e un piccolo taglio alla testa. C’era poco sangue. Poi è arrivata la polizia che non ha più permesso a nessuno di entrare in casa. Dall’autopsia – sottolinea – sembra che il decesso sia avvenuto circa 24 ore prima del ritrovamento, quindi tra le 19 e le 22 di venerdì. Mirco dopo cena usciva sempre. Quella sera non l’ho visto, ma non mi sono preoccupato, ho pensato che per una volta magari aveva preferito rimanere a casa». Pietanesi si trovava a São Nicolau dal 2014, «forse dal 2013 – continua -. Lo ricordo come una persona educata, pacifica, molto piacevole nella conversazione. Quello che più mi colpiva di lui era il suo entusiasmo. Sicuramente uno dei migliori che abbia mai conosciuto. Da circa un anno eravamo buoni amici. Lui avrebbe voluto stabilirsi a Capo Verde definitivamente, per ora era qui con il visto. Avrebbe voluto lavorare nel settore della pesca. Essendo un esperto nel campo, uno dei migliori pescatori sportivi dell’isola, aveva già avviato una piccola attività, e da poco tempo accoglieva i turisti italiani, accompagnandoli nei luoghi più adatti per pescare da terra». Pietanesi aveva creato anche un sito, «Bluewildclub.com», «era proprio agli inizi, ma ci credeva molto. Stava bene in questa piccola isola, dove si viene per la pesca e la tranquillità». São Nicolau infatti conta appena 13.000 abitanti di cui molti italiani, «a Tarrafal siamo circa una ventina – continua l’amico di Pietanesi –, di cui quattro o cinque amici stretti di Mirco». Stando a quanto riferito dal consolato di Dakar, in Senegal, ci sarebbe voluto tanto tempo per effettuare l’esame autoptico perché «São Nicolau, l’isola dove viveva il nostro connazionale – spiegano dal consolato – è una delle più piccole dell’arcipelago di Capo Verde, lì c’è un solo medico, che deve occuparsi di tutto. Per questo ci è voluto molto prima di avere un responso di qualche tipo».