Cuccioli di cinghiale e capriolo uccisi e scuoiati, l’ombra del bracconiere sul Parco

Ussita: le carcasse, già eviscerate, erano state immerse nell’acqua della fontana per essere pulite. Denunciato un 26enne

Una carcassa (Immagine di repertorio)

Una carcassa (Immagine di repertorio)

Ussita (Macerata), 5 settembre 2014 - Su segnalazione dei carabinieri della Stazione di Ussita, che hanno collaborato anche nelle fasi successive di accertamento, i Forestali della Stazione di Castelsantangelo sul Nera sono intervenuti nella frazione di Vallestretta di Ussita nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini dove, nel fontanile pubblico, erano presenti le carcasse, già eviscerate e scuoiate di due piccoli di cinghiale e di un capriolo.

Le carcasse erano state immerse nell’acqua della fontana per essere pulite. Vicino al fontanile non era presente nessuno e tutto lasciava presupporre che di lì a poco sarebbero state riprese da chi ce le aveva messe.

E’ stato attivato un appostamento e infatti, dopo poco, in prossimità del tramonto, è arrivato un ventiseienne del luogo che ha rimosso le carcasse caricandole in auto.

L’automezzo è stato fermato e le carcasse rinvenute sono state sequestrate. Il giovane è stato denunciato. Da una più attenta analisi delle stesse sono stati trovati dei pallini di piombo nelle carni, segno inequivocabile che gli animali erano stati oggetto di colpi di arma da fuoco.