Ma ci faccia il piacere

Macerata, 17 maggio 2015 - NOVE candidati a sindaco, sostenuti in ordine sparso da 23 liste di aspiranti consiglieri. Che sarebbe stata una campagna elettorale sui generis lo si era già capito dai numeri: in effetti, più che una marcia verso il d-day per il governo della città, sembra una corsa delle cavallette. Mancano 15 giorni, ma francamente molti cittadini iniziano ad averne già abbastanza.

Una, due, tre e anche più presentazioni di liste ogni giorno, sedi elettorali che spuntano come funghi (del resto i numeri sono quelli). Slogan come se piovesse, fini a se stessi, dove imperversano gli hashtag: il simbolo del cancelletto che richiama al dialogo su Twitter. Hashtag utilizzati anche da candidati che – basta andare a controllare – hanno profili social senza neanche un follower, ossia qualcuno che li segua.

Tanto l’importante è scimmiottare la comunicazione di oggi e far vedere che si è presenti ovunque. Oppure, che dire di chi manda alle redazioni foto di santini con immagini osè (neanche recenti per altro), per poi smentire il giorno dopo che sono santini? Di che si tratta allora? O ancora, candidati che affiggono manifesti in bianco e nero, ma il messaggio è rivolto al futuro. Quindi? Per affliggere? Insomma, per buona pace dei contenuti, pare proprio che l’importante sia catturare a ogni costo l’attenzione di chi poi andrà a votare. Forza e coraggio, mancano solo 15 giorni.