Ragazza investita e uccisa a Trodica: il padre resta in carcere

Convalidato il fermo per omicidio preterintenzionale

Muhammad Riaz

Muhammad Riaz

Macerata, 28 febbraio 2017 – Resta in carcere Muhammad Riaz, 44 anni, il pakistano fermato a Trodica di Morrovalle lunedì sera con l’accusa di omicidio preterintenzionale della figlia Azkaa, di 19 anni. Il giudice Domenico Ptetti, nell’udienza di convalida tenutasi questa mattina, ha convalidato il fermo per il pericolo di fuga e la reiterazione del reato (l’uomo ha altri figli), accogliendo così la richiesta del pm Micaela Piredda.

Azkaa Riaz era stata investita da un’auto Ford C-Max lungo la strada provinciale a Trodica. Al volante, c’era un croato - indagato per omicidio stradale - Zeljko Ivanetic, 52 anni, che agli agenti della polstrada aveva detto di aver trovato la ragazza già a terra e di non essere riuscito a evitarla. Secondo il padre di lei, invece, era stata investita mentre camminava sulla strada. Il corpo della giovane, però, presentava anche tumefazioni non compatibili con l’investimento, da cui l’ipotesi che la 19enne potesse essere stata pestata dal padre.

Il pakistano, infatti, è anche indagato in un procedimento separato che lo vede accusato per maltrattamenti in famiglia. Secondo i primi risultati dell’autopsia, però, la ragazza sarebbe morta perché schiaccita dall’auto. Motivo per cui l’avvocato Giorgio Laganà, legale del 44enne, aveva chiesto la scarcerazione sostenendo che non ci sono prove di lesioni imputabili a Riaz, anche solo tentate.