Stroncata da un male a 51 anni, il tribunale piange Elisabetta Pallotto

Aveva lavorato come stenotipista: un minuto di silenzio prima delle udienze

Elisabetta Pallotto

Elisabetta Pallotto

Macerata, 19 settembre 2017 - Dopo aver lottato per anni contro una malattia che si è accanita con ferocia su di lei, ieri mattina, è morta la maceratese Elisabetta Pallotto, che poco più di un mese fa aveva compiuto 51 anni. La donna era nella casa dei genitori a Villa Potenza, dove era stata assistita nelle ultime, strazianti settimane.

La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente in città, dove la donna era conosciuta e amata. Per lunghi anni aveva lavorato come stenotipista in tribunale, per la redazione dei verbali delle udienze penali, guadagnandosi la stima dei magistrati e degli avvocati, per la professionalità inappuntabile e per la grandissima disponibilità. Negli ultimi tempi, aveva continuato a svolgere il lavoro di verbalizzatrice privatamente, con la Rapida servizi, lavorando sia per la procura che per le indagini difensive.

Nell’ambiente del tribunale era stimatissima e ben voluta, la notizia della sua morte ieri ha suscitato profondo dolore e per questo motivo oggi, prima dell’inizio delle udienze, sarà osservato un minuto di silenzio. Ma anche al di fuori degli ambienti giudiziari Elisabetta aveva molti amici. Tifosissima dell’Inter, appassionata di musica e in particolare di David Bowie, aveva un carattere estremamente solare, generoso e allegro, al punto da arrivare a ironizzare anche sulla sua malattia, caratteristiche che la rendevano un incontro fortunato per chi ha avuto il privilegio di conoscerla.

Oggi alle 15.30, nella chiesa di Villa Potenza, in tanti si ritroveranno per darle l’ultimo saluto, e provare a portare un po’ di conforto al marito, Rosario Nocera, alla madre, al fratello e ai suoi cari.