Incubo terremoto, notte sulle brandine per la paura di stare al chiuso

Camerino, viaggio al centro di accoglienza della Croce Rossa SPECIALE FOTO E VIDEO- IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

Paura a dormire in casa a causa del terremoto

Paura a dormire in casa a causa del terremoto

Camerino (Macerata), 28 agosto 2016 - Studenti universitari, famiglie con bambini, anziani: in tanti in questi giorni hanno scelto di passare la notte nel centro di prima accoglienza di Camerino, allestito nei locali Contram in via Le Mosse. Già da venerdì notte, però, i prenotati hanno iniziato a diminuire e la gente a tornare nelle proprie abitazioni, più tranquilla e rassicurata da un lato e ormai forse in parte rassegnata. Chi ha deciso di dormire nel centro, gestito dai volontari della Croce Rossa e allestito insieme alla Protezione civile, infatti, non fa parte delle circa 100 persone che al momento sono costrette fuori casa dalle ordinanze di inagibilità.

«Il centro di prima accoglienza – spiegano i volontari della Croce Rossa – rappresenta per molti un supporto più psicologico che materiale. Chi in questi giorni è rimasto fuori casa si è affrettato a trovare una sistemazione provvisoria, ma quanto più possibile fissa, dove portare tutta la propria roba. Qui invece viene chi ha bisogno di compagnia, qualche anziano che vive solo, molti dal centro, mamme con i figli, chiunque abbia bisogno di passare in tranquillità queste prime notti». Tra di loro, ad esempio, ci sono Valeria, Marco, Fadil, Pasqualino, Elisa e Themi, un gruppo di condomini che ha deciso di passare insieme le prime notti post sisma.

«Da vicini di casa a vicini di brandina – scherzano –. Il nostro palazzo non ha subìto danni, ma noi abitiamo ai piani più alti e qui ci sentiamo più al sicuro». Molti di quelli che si sono registrati sono studenti di Unicam, quasi tutti stranieri, che solitamente vivono negli alloggi dell’Ersu. Alcuni sono rimasti nelle tende montate, l’altroieri, all’interno del campus, ma altri hanno preferito tornare al centro. «Il terremoto ci ha terrorizzato – hanno raccontato tre studenti cinesi, a Camerino nel programma dell’International Students – alcune delle nostre camere hanno subìto delle crepe. Preferiamo stare qui finché l’emergenza non sarà rientrata».

Vicine di casa anche Maria Rosa e Silvana, al centro con i rispettivi figli. «Abitiamo in centro – dicono – a strapiombo sulle mura. Le case sono a posto, ma stiamo molto più tranquille qui, anche per i nostri ragazzi». Da ieri notte, considerato che i posti letto a disposizione sono sufficienti ad accogliere quanti ne hanno l’esigenza, il Coc ha ritenuto così di far rientrare nella piena disponibilità di Contram gli spazi usati e deciso di attivare soltanto il secondo punto di accoglienza, allestito al palazzetto polivalente delle Calvie.

Intanto, sempre in sinergia con il comitato della Cri, è stato messo a disposizione un servizio di ascolto e sostegno psicologico gratuito, che sarà attivato da domani e resterà operativo almeno per tutto settembre, nei locali Cri di via Leopardi (info: 331.7226715). Da lunedì sarà attivo anche un centro di raccolta, gestito dalla Croce Rossa, al piano superiore del supermercato Superconti messo a disposizione dai proprietari. Intanto i tecnici comunali hanno evaso circa la metà delle richieste di sopralluogo, e da lunedì saranno coadiuvati da due tecnici della Regione.