Terremoto, raffica di furti. Sarnano chiede l'Esercito

Ladri in azione nel fine settimana a Sarnano

Una casa sventrata dal terremoto (Calavita)

Una casa sventrata dal terremoto (Calavita)

Sarnano (Macerata), 21 novembre 2016 - Ladri in azione nel fine settimana a Sarnano. Più colpi sono stati portati a termine nella città colpita dal terremoto. In un’officina, al di fuori della zona rossa, è stata rubata un’auto mentre in una casa isolata verso la montagna i malvivanti hanno approfittato dell’assenza della proprietaria per entrare e portare via alcuni oggetti d’oro. Altri tentativi di furto si sono registrati nella zona periferica.

Ieri, invece, è stato denunciato un furto avvenuto nella zona rossa in una casa non inagibile dove vive un rumeno. I malviventi avrebbero portato via degli oggetti d’oro e qualche migliaio di euro. Proprio a seguito degli ultimi eventi, il sindaco Franco Ceregioli ha colto l’occasione per rilanciare un appello per una maggiore vigilanza. «In riferimento ai furti avvenuti la scorsa notte a Sarnano – scrive in una nota – mi duole sottolineare come avessi da tempo evidenziato anche in forma scritta la necessità di incrementare la vigilanza nel territorio, senza ottenere alcun riscontro da parte delle autorità interessate. Come noto a Sarnano vi sono ben tre zone rosse (centro storico, frazione Piobbico e frazione San Cassiano), nonché moltissime case purtroppo attualmente non abitate in quanto dichiarate inagibili: in un contesto così complesso il personale presente sul posto è assolutamente insufficiente a garantire il necessario presidio sul territorio. Infatti la locale polizia municipale ha un organico ridottissimo ed è completamente assorbito dalle incombenze connesse al sisma, mentre i carabinieri di Sarnano, nonostante il grandissimo impegno profuso quotidianamente, non possono materialmente coprire per l’intera giornata tutto il territorio che comprende oltre a Sarnano anche il Comune di Gualdo».

«È necessario – insiste il primo cittadino – comprendere che stiamo vivendo una situazione di emergenza in continua evoluzione e che è assolutamente necessario che il territorio sia adeguatamente presidiato, soprattutto nelle ore notturne, eventualmente anche ricorrendo all’Esercito. Visto che le mie richieste verbale e scritte non hanno sortito effetto alcuno, voglio rendere pubblica questa situazione: magari chi di dovere finalmente capirà che l’esigenza di sorvegliare il nostro paese è del tutto prioritaria. Ma ormai sarà troppo tardi, perché intanto gli sciacalli hanno già colpito».