Prove di carico a Cingoli: il viadotto supera l’esame

Tenuta statica, verifiche ok dopo il terremoto. Non sarà chiuso FOTO

I tecnici al lavoro (foto Calavita)

I tecnici al lavoro (foto Calavita)

Cingoli (Macerata), 22 settembre 2016 – Le lesioni ci sono, ma non sono tali da compromettere la staticità del viadotto e per questo la viabilità non sarà interrotta. Arrivano notizie confortanti per il viadotto sul lago di Castreccioni, a Cingoli, dopo la prova di carico statica chiesta dal Comune per verificare la tenuta del ponte dopo il terremoto del 24 agosto, che si è svolta ieri mattina (FOTO).

Quattro prove della durata di circa mezzora ognuna, realizzate dalla Geoin di Macerata con il supporto dello studio Giustozzi, con l’ausilio di due camion di 420 quintali ciascuno e un terzo da 350 quintali, i quali hanno caricato tutto il loro peso sul pilone 10, quello che presentava lesioni strutturali già del 1997. Le lesioni si sono aggravate negli anni, così come ribadito dalla relazione dei tecnici presentata l’11 settembre al Comune, nella quale si parlava di «una lesione che si era prolungata di circa un metro» e di altre crepe che si erano aperte lungo tutto il perimetro. Lesioni che avevano messo in allerta il sindaco Filippo Saltamartini, preoccupato della necessità di dovere chiudere definitivamente il ponte al transito delle auto. Pericolo che, per il momento, sembra scongiurato. Ci vorrà ancora qualche giorno prima che i tecnici possano consegnare la relazione definitiva al Comune, ma dalle prime rilevazioni emerse non sono stati riscontrati dati che facciano temere per la tenuta statica del ponte.

«Sono sollevato, perché sono state fatte le prime verifiche che avevamo chiesto», spiega Saltamartini, che per tutta la mattina ha supervisionato i lavori, insieme a un ingegnere del Comune, a uno del consorzio di bonifica (che costruì il viadotto), ai tecnici della Protezione civile locale, i quali hanno regolamentato il traffico, e ai vigili del fuoco. «Ma ora bisogna procedere con i lavori strutturali, perché il viadotto non può rimanere in queste condizioni – aggiunge il sindaco –. Vorrei ribadire che ancora una volta siamo stati abbandonati dalla Regione, mentre voglio ringraziare il prefetto Preziotti, perché senza il suo aiuto nulla si sarebbe potuto fare». Nonostante le buone notizie, quindi, non si ferma il braccio di ferro tra Comune e Regione dopo il rimpallo di responsabilità dei giorni scorsi relativo alla proprietà del ponte e a chi avrebbe dovuto effettuare i lavori di manutenzione.

«Le prove di carico le abbiamo pagate con fondi comunali», continua il sindaco, che fa capire come ora gli interventi strutturali spettino alla Regione. Le rilevazioni sul ponte, però, non si fermano ma andranno avanti per circa un anno, perché sul pilone sono stati sistemati dei misuratori che rileveranno se e come le fessurazioni cambiano nel tempo.

Chiara Sentimenti