Evasione fiscale, giro di vite: sequestrati 15 milioni di euro

Beni e contanti congelati nei primi due mesi dell’anno

Macerata, un momento della conferenza stampa (Foto Calavita)

Macerata, un momento della conferenza stampa (Foto Calavita)

Macerata, 4 marzo 2015 - Un protocollo di collaborazione tra procura, Guardia di finanza e Agenzia delle entrate sulle indagini contro i reati tributari. E’ stato firmato ieri, e renderà ancora più efficaci gli accertamenti che comunque, già ora, in provincia sono condotti a pieno ritmo: nei primi due mesi dell’anno le Fiamme gialle hanno fatto mettere sequestro 15 milioni di euro, in beni e contanti, agli evasori scoperti, e la direzione nazionale di Equitalia si è complimentata con la procura per i risultati raggiunti nella lotta all’evasione.

Con questo accordo abbiamo voluto predisporre un sistema coordinato per le indagini sui reati tributari – ha spiegato il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio -. Questo strumento risponde alla necessità di avere notizie di reato complete, per arrivare prima possibile alla fase decisionale, cioè al momento in cui si valuta la richiesta di sequestro preventivo, l’arma più pesante introdotta dal legislatore contro questi reati: si tratta della possibilità di sequestrare denaro o beni al soggetto indagato in quantità equivalente al profitto ottenuto evadendo le tasse. Sul punto c’è l’esigenza di garantire la precisione dell’attività investigativa, per colpire chi non paga il dovuto, ma senza andare oltre quanto lo Stato ha diritto di chiedere al cittadino».

E’ stato proprio il procuratore capo Giovanni Giorgio a rendere noto come dalla direzione romana di Equitalia siano arrivati i complimenti per le sanzioni e i sequestri messi a segno in provincia, in maniera più forte di quanto avvenga altrove. In concreto ora l’accordo prevede una serie di sistemi di comunicazione diretti, veloci e sicuri, attraverso soggetti incaricati proprio di ricevere il flusso di informazioni tra procura, Finanza e Agenzia delle entrate.

Maggiori informazioni per un intervento più incisivo. «Questo protocollo – ha commentato Carmelo Rau, direttore regionale dell’Agenzia delle entrate – è fatto molto bene, tanto che lo ho sottoposto anche altrove ed è possibile che da modello anche per altri uffici». «La rapidità è fondamentale per questo tipo di interventi – ha aggiunto il colonnello Paolo Papetti, comandante provinciale delle fiamme gialle – per evitare che il provvedimento di sequestro arrivi troppo tardi, quando non c’è più nulla da sequestrare. Lo strumento del sequestro è molto efficace, perché quando a qualcuno togliamo la villetta o l’auto di lusso, pur di riaverla paga subito quello che deve. Lo scambio veloce di informazioni tra i soggetti che indagano sui reati tributari dunque è fondamentale». In procura, i reati tributari sono stati affidati al sostituto procuratore Pietro Moscianese Santori.