Carabinieri
Corridonia (Macerata), 20 luglio 2014 - Sfonda la porta di casa dell’ex moglie, prende il figlioletto di due anni, e poi all’arrivo dei carabinieri cerca di aggredirli. E’ quanto successo ieri sera a Corridonia, dove si è evitato il peggio solo per l’intervento tempestivo dei militari.
Protagonista un cittadino marocchino di 36 anni, H.H., che alla fine è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violazione aggravata di domicilio. L’uomo ora si trova agli arresti domiciliari a Macerata, dove risiede. Sono circa le 19 quando scatta l’allarme per una lite furibonda in via Diaz, nel centro storico della città, dove abitano l’ex moglie e l’ex cognata del 36enne. Nel giro di pochi minuti arrivano sul posto i militari della stazione di Corridonia, già in servizio sul territorio.
Come prima cosa i carabinieri notano la porta di casa sfondata, ma non trovano l’uomo, che nel frattempo era andato in un bar poco lontano con il figlio di due anni. Lo raggiungono e con loro arriva anche l’ex cognata. Secondo la donna l’uomo aveva sfondato la porta, maltrattato la sorella e non voleva ridarle il bambino. Mentre l’uomo nega ogni cosa, i carabinieri riescono a convincerlo di riportare il piccolo a casa. Così ritornano in via Diaz.
La madre però è sotto choc e non riesce a riprendere il figlio, così ci pensa la sorella, che toglie il bambino dalle braccia del padre, ancora fermo sull’uscio, e rientra in casa. A quel punto H.H. perde la testa. Tenta di aggredire l’ex cognata e inizia urlare. I carabinieri sono costretti quindi a immobilizzarlo, ma la rabbia dell’uomo non si placa, tanto che tenta di aggredire anche i militari iniziando a inveire contro di loro. E quando poco dopo viene ammanettato, comincia a dare testate per terra. Alla fine verrà portato in caserma, e arrestato.