Ma questa società merita più rispetto

Il commento di Paolo Reggianini sul caso Stoytchev-Ngapeth

Modena, 28 dicembre 2017 - Innocentisti? Colpevolisti? Chi ha sbagliato per primo? Sinceramente non ci appassiona il tentativo di cercare risposte a questi interrogativi. Alla fine ha vinto il buon senso e in particolare l’idea che una rottura definitiva non convenisse a nessuno.

Al coach Stoytchev: privato di un giocatore di questo livello, il suo progetto tecnico avrebbe incontrato parecchi problemi. Al giocatore, che avrebbe anche rischiato di restare fermo, rinunciando ad un ingaggio che è tra i più alti nel panorama del volley italiano. Alla società, che ha voluto fortemente questo gruppo di lavoro, costretta a trovare un compromesso per non tradire le aspettative di chi ha creduto in questo nuovo percorso, dagli sponsor (mai così numerosi) al pubblico che ha sposato questa causa con ritrovato entusiasmo.

Una cosa però deve essere chiara: chi ama la pallavolo da queste parti non può non schierarsi dalla parte della società. Giocatori e allenatori di altissimo livello e ben remunerati, Modena li troverà sempre. Ieri, oggi domani. Guardiamoci attorno: esistono altre Catia Pedrini da queste parti? La risposta è no.

Quindi, Stoytchev, Ngapeth e non solo, si mettano bene in testa che Modena non può per permettersi di perdere ciò che è stato costruito in questi anni. I ruoli devono essere rispettati, altrimenti sarà solo anarchia. I contratti li hanno firmati volontariamente, sapevano a cosa andavano incontro e adesso tocca solo a loro cambiare registro. Sul serio, non per finta. 

Questa è una società da preservare e da rispettare. E qui a Modena sappiamo bene la differenza che c’è tra chi investe nello sport professionistico in modo serio e senza secondi fini, e certi ‘personaggetti’ fortunatamente spariti dai nostri radar.