Referendum, è tutto pronto. 694 sezioni per oltre 500mila elettori

Arruolati 2.082 scrutatori. Nel capoluogo i seggi sono 187

I seggi sono pronti per il referendum di domenica 4 dicembre

I seggi sono pronti per il referendum di domenica 4 dicembre

Modena, 3 dicembre 2016 - Tutto pronto a Modena e dintorni per i seggi del referendum costituzionale. Nel territorio sono state allestite 694 sezioni elettorali di cui sei negli ospedali, dove saranno impegnati complessivamente 694 presidenti, 2.082 scrutatori e 694 segretari. Gli elettori interessati al referendum del 4 dicembre in provincia di Modena sono 514.584, di cui, segnala la Prefettura, 249.791 maschi e 264.793 femmine.

 

NEL CAPOLUOGO sono state allestite 187 sezioni di cui quattro ospedaliere: in tutto si contano in città 133.470 elettori, di cui 63.366 maschi e 70.104 femmine. Sono state stampate oltre 600.000 schede. Si ricorda che, per l’esercizio di voto, è necessario presentarsi al seggio muniti della tessera elettorale e di un valido documento di identità. Chi non fosse in possesso della tessera elettorale, potrà richiederla all’Ufficio elettorale del Comune di residenza che, per la circostanza, assicurerà un’apertura continuativa.

«LA PREFETTURA vigilerà sull’andamento delle operazioni elettorali e pubblicherà sul proprio sito i risultati delle affluenze degli elettori delle ore 12, delle ore 19 e delle ore 23», segnalano da viale Martiri in una nota, ricordando che i risultati degli scrutini verranno pubblicati man mano che perverranno dai Comuni. Il 4 dicembre i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23.

IL TESTO della riforma costituzionale è stato approvato dal Parlamento dopo sei letture (la famosa ‘navetta’): l’iter è iniziato al Senato l’8 aprile 2014 e si è concluso alla Camera il 12 aprile 2016. La riforma incide su 47 dei 139 articoli della Costituzione. Il referendum per cui siamo chiamati a votare è di tipo confermativo, ovvero senza necessità di quorum.

Una delle principali modifiche della riforma costituzionale riguarda la nuova divisione tra competenze regionali e dello Stato. Nell’attuale Costituzione, dopo la riforma costituzionale del Titolo V approvata nel 2001, le varie materie legislative sono divise in tre grandi ‘branche’: la prima di competenza dello Stato, la seconda di ‘competenze concorrenti’, cioè competenze miste tra Stato e Regioni, e una terza formata da competenze non nominate esplicitamente e che, dunque, sono di competenza regionale.

LE MATERIE ‘concorrenti’ sono state considerate una delle principali cause dell’incertezza normativa che ha portato a una lunga serie di contenziosi tra Stato e Regioni presso la Corte costituzionale (circa 1500 negli ultimi 15 anni). La riforma, di fatto, elimina o limita le materie ‘concorrenti’, allunga la lista delle competenze statali esclusive, elenca le competenze regionali, lascia sempre a queste le competenze non esplicitamente citate.