Il maxi-presepe meccanico fa boom di visite Guarda le foto

In centinaia a Piumazzo per l’opera dell’artista Fausto Negrini (guarda le foto)

Fausto Negrini davanti al suo presepe

Fausto Negrini davanti al suo presepe

Castelfranco, 3 gennaio 2015 - Una tradizione attesa da moltissime persone: il presepe meccanico di Piumazzo (guarda le foto), uno dei più grandi in Italia nel suo genere. Da ogni parte della Regione giungono ogni giorno centinaia di visitatori che rimangono impressionati di fronte a tanta precisione e bellezza collocata entro l’oratorio seicentesco. Da 25 anni Fausto Negrini dedica il suo tempo libero alla realizzazione di questo presepe: «Inizio a lavorare a marzo: è entusiasmante per me vedere tutte queste persone che percorrono tanti chilometri solo per vedere la mia opera. Ora che sono in pensione posso dedicare ancora più tempo al presepe, per migliorarlo e ingrandirlo sempre più».

Ogni anno infatti lo scenario cambia significativamente alcuni particolari. Il presepe occupa 45 mq di superficie e contiene 130 animazioni ed effetti speciali, grazie al funzionamento di 200 motori. «Grazie ad un nuovo allestimento scenico - prosegue Negrini – che si sviluppa sui due lati ampliati, la visione diventa ancora più avvolgente, suggestiva, quasi teatrale». Accanto alla parte del borgo vi è quella contadina: in mezzo la Natività.

«E’ un presepe ‘popolare’, in cui ho voluto costruire le nostre case come erano in origine, in sasso, e ho riprodotto con fedeltà ogni particolare, come l’osteria e il venditore di anguille con i pesci in miniatura, realizzati con residui di guanti da cucina, che guizzano».

Otto le nuove situazioni introdotte: la classica stalla bolognese, con il bovaro che batte il ferro e la mucca che gli lecca la testa, «a dimostrazione del rapporto tra uomo e animale». Dieci nuove pecore in movimento, e un grande mulino che macina farina e ne escono cereali. C’è la porcilaia con la scrofa che allatta i maialini, il giocatore di dadi, la sfoglina che prepara i tortellini, la rezdora che fa il formaggio, il nonno che si dondola sulla sedia, le ‘curiose’ dietro le persiane, il dormiglione, le galline che beccano nell’aia (fatte di piume vere e che ogni anno aumentano di numero), il camino, il fienile, l’arabo con il cammello.

Ogni statuina è minuziosamente inserita nelle grandiose e curatissime scenografie rese affascinanti dagli ingegnosi meccanismi computerizzati. «E’ tutto artigianale – conclude con orgoglio Negrini –: creo io le statuette in terracotta e costruisco da solo ogni meccanismo».