Bollo, sistema in tilt. Verificate i pagamenti

E’ accaduto il 31 gennaio, ultimo giorno utile per il rinnovo. Possibili risarcimenti

Bollo e libretto di circolazione di un'automobile

Bollo e libretto di circolazione di un'automobile

Pesaro, 21 febbraio 2017 - Va in tilt il sistema informatico e il bollo auto diventa 'pazzo' con importi maggiorati e sovrattasse inesistenti anche per gli automobilisti pesaresi. Sono circa 235.000, infatti, i proprietari di veicoli che, a Pesaro e provincia, pagano ogni anno la tassa di circolazione. Per alcune migliaia di essi la scadenza del tributo era il 31 gennaio, giorno del back out del sistema di calcolo gestito dalla Sogei, società informatica dell’Agenzia delle Entrate. Un disguido di cui sono in pochi ad essere a conoscenza e che ha coinvolto solo alcune regioni, tra cui le Marche. Molti automobilisti pesaresi, quindi, l’ultimo giorno di gennaio si sono ritrovati a pagare il bollo con importi maggiorati del 30%. Questo perché il sistema ha conteggiato nel pagamento le sanzioni previste per coloro che sono in ritardo nel versamento di oltre un anno.

Il guasto tecnico, risolto poi nel giro di qualche ora, ha affibbiato la sovrattassa soprattutto a quegli utenti che si sono recati a pagare nei punti di riscossione non specializzati della città, come gli uffici postali, le tabaccherie e sportelli bancari che non hanno notato immediatamente l’errore. Chi, invece, ha fatto i versamenti nelle agenzie di pratiche auto o nelle delegazioni Aci di Pesaro e provincia, è stato, nella maggior parte dei casi, fermato dall’operatore che ha notato l’anomalia.

Ma c'è dell'altro. I contribuenti che, resisi conto dell’errore, hanno deciso di non pagare il bollo neanche nel pomeriggio del 31, quando cioè il disguido era stato riparato, e di attendere una rettifica, sono sanzionabili per ritardo nel versamento. Una situazione che senza dubbio provocherà le ire di numerosi pesaresi, anche se, per fortuna, le multe per il ritardo nel pagamento entro il 14esimo giorno corrispondono solo allo 0,1% giornaliero. Tuttavia, il modo di riavere i propri soldi c’è. Lo assicura l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti: «La Regione – spiega l’assessore Cesetti – aveva provveduto immediatamente a segnalare il problema all’Agenzia delle Entrate che poi lo aveva risolto nella stessa mattinata. Però, ci sono stati contribuenti che, nel frattempo, avevano pagato più del dovuto. A loro spetta sicuramente il risarcimento».

Il procedimento è semplice: basta presentare istanza corredata da copia della ricevuta del pagamento maggiorato compilando un modulo scaricabile dal sito della Regione www.tributi.marche.it alla pagina ‘Tassa automobilistica/modulistica’. Per qualsiasi informazione si può telefonare allo 071.8062495 dalle 8 alle 17.