Prelievo di campioni e verifica sui macchinari. Altra perquisizione dei Nas nell’azienda

Dieci tra carabinieri e ispettori ministeriali e Ast impegnati per tutta la giornata di ieri su una serie di nuovi accertamenti

Prelievo di campioni e verifica sui macchinari. Altra perquisizione dei Nas nell’azienda

Prelievo di campioni e verifica sui macchinari. Altra perquisizione dei Nas nell’azienda

Secondo round di perquisizioni, ieri, alle Fattorie Marchigiane di Montemaggiore al Metauro, azienda controllata del gruppo Tre Valli Cooperlat. Erano circa una decina gli investigatori (foto, uno di loro mentre entra in azienda) dei Nas di Ancona, guidati dal comandante Alfredo Russo, gli ispettori del Ministero e dell’Ast che, dalla mattinata di ieri fino a sera, sono stati impegnati in una nuova serie di accertamenti. Ieri è stato esaminato dagli inquirenti il macchinario della pastorizzazione del latte e inoltre sono stati prelevati ulteriori campioni di prodotto. La necessità di questa seconda perquisizione sarebbe scaturita all’indomani dei primi accertamenti effettuati con la maxi operazione del 22 aprile che aveva impegnato circa 60 investigatori. Il fascicolo d’inchiesta della procura di Pesaro, nel quale sono iscritti al momento 13 indagati, è stato aperto per adulterazione del prodotto e frode in commercio. Durante le prime perquisizioni erano stati sequestrati grandi quantitativi di prodotti alimentari ma non solo.

"Le attività di ricerca e sequestro – riportava la nota ufficiale -, hanno portato ad un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari sequestrati, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti. Il valore complessivo è di circa 800mila euro". Tra le sostanze sequestrate ci sono soda caustica e acqua ossigenata che sarebbero servite, verosimilmente, a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione. Dal canto suo la Tre Valli ha anche di recente difeso la "totale genuinità di tutti i prodotti destinati al consumatore finale". In una nota la casa madre aveva infatti specificato i giorni scorsi che "le indagini attualmente in corso non riguardano i prodotti in commercio, tanto è vero che non è stato imposto, o si sia reso necessario, alcun richiamo". Negli scaffali dei supermercati, infatti, i prodotti sono regolarmente in commercio e anche lo spaccio aziendale situato di fianco allo stabilimento produttivo di Montemaggiore al Metauro è pienamente in funzione. "Lo stabilimento di produzione di Cooperlat-Tre Valli di Jesi – ribadiva la nota -, ove vengono prodotti latte, panna e loro derivati, e l’altro stabilimento di Amandola, dove vengono prodotti i formaggi freschi, non sono interessati dall’indagine né da alcun provvedimento".

Antonella Marchionni