Insegue la moglie col coltello, preso. E liberato

E' successo a Urbino: vittima una giovane marocchina di 28 anni che è riuscita a chiamare i carabinieri mentre il marito la stava inseguendo col coltello

Un coltello (foto Newpress)

Un coltello (foto Newpress)

Urbino, 19 maggio 2016 - Una giovane marocchina di 28 anni è riuscita a chiamare i carabinieri mentre il marito la stava inseguendo con un coltello. Poco prima, la donna aveva sorpreso in casa il coniuge con l’amante. La reazione, contrariamente alle previsioni, l’ha avuta il marito che ha malmenato la moglie ed ha cercato di acchiapparla brandendo un coltellaccio con una lama di 19 centimetri. In quel momento, la donna ha avuto la prontezza di chiamare il 112 e il 113. Ma all’arrivo delle pattuglie, l’uomo di 35 anni, marocchino, operaio, residente a Trasanni, non si è certo intimorito.

Ha aggredito gli uomini in divisa a colpi di karate trascinandoli in un dirupo di qualche metro per cercare di farla franca e fuggire. Non c’è riuscito sia per la reazione dei militari sia per l’arrivo di un’altra pattuglia, questa del commissariato, che ha immobilizzato l’extracomunitario. Il quale è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia oltre che per resistenza e lesioni al carabiniere e per il porto d’arma non autorizzato. Il giudice ha convalidato l’arresto ma non è stato d’accordo col pm che aveva chiesto la detenzione in carcere per il 35enne. Il giudice, su richiesta anche della difesa, ha ritenuto sufficiente che il violento marito potesse stare a casa sua, andare a lavorare, insomma fare la vita di sempre a patto che non si avvicini alla casa della sua ormai ex moglie, la quale si era trasferita da qualche settimana per le continue botte a casa di un’amica a Montecchio.