Glauco Mauri, "Che emozione quando mamma mi vide recitare la prima volta"

Il grande attore pesarese in scena in questi giorni all'Eliseo di Roma nel ruolo di Hamm, protagonista di "Finale di Partita"

Glauco Mauri e Roberto Sturno in 'Finale di partita'

Glauco Mauri e Roberto Sturno in 'Finale di partita'

Pesaro, 2 ottobre 2017 - Presto Glauco Mauri, 87 anni compiuti il primo ottobre, avrebbe voglia di tornare a Shakespeare, nei panni di Re Lear. Lo ha confidato al Teatro Eliseo, dove è in scena nel ruolo di Hamm, protagonista di "Finale di Partita". "Una cosa che vorrei rifare prima che l'età non mi abbandoni è rifare il Re Lear. Ho fatto Re Lear due volte, la seconda meglio della prima, ma anche la seconda, a mio avviso, era al di sotto della grandezza di quel personaggio. Data anche la mia età mi piacerebbe, come chiusura del mio tramonto, della vita, della mia carriera, interpretare di nuovo Re Lear, sono sicuro che adesso ho una ricchezza umana maggiore". Ma l'emozione più bella a teatro per il grande attore pesarese fu proprio in Via Nazionale quando Mauri aveva appena 22 anni: "Fu un'emozine grandissima, perché io vengo da una famiglia povera, mia madre faceva l'infermiera, andava in giro a fare le iniezioni, non mi aveva mai visto recitare a Pesaro, perché lei la domenica pomeriggio si riposava, perché oltre al giorno lavorava di notte. L'ho invitata qui a Roma a vedere una pomeridiana, non era mai stata a Roma, e alla fine quando sono apparso per ringraziare il pubblico e c'è stato un pubblico caloroso, io ho guardato mia mamma in terza-quarta fila e lei era smarrita, non poteva crederci, si guardava intorno e quella è stata l'emozione più bella che mi ha dato il teatro".