Vuelle, la linea Bucchi vince due volte contro Venezia

La Vuelle batte la Reyer senza un Jasaitis accettabile. Decide la rabbia dell’ex Ceron e il tiro dalla distanza di Zavackas

Ecco l’occhio ceruleo di Marco Ceron, pistolero Bill contro Venezia per la vittoria Consultinvest Pesaro

Ecco l’occhio ceruleo di Marco Ceron, pistolero Bill contro Venezia per la vittoria Consultinvest Pesaro

Pesaro, 6 novembre 2016 - La linea Bucchi esce trionfante dallo scontro della Consultinvest contro la forte Reyer Venezia. Pesaro guida quasi tutto il match e chiude avanti non senza preoccupazioni (84-78, il finale).

Pesaro torna così alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive, mentre Venezia fa il bis di sconfitte dopo lo stop infrasettimanale in Champions League.

È l’ex di turno Marco Ceron l’americano vero della Consultinvest, miglior marcatore con 23 punti (con 5/7 da tre), 11 dei quali segnati nel secondo quarto, quando i pesaresi hanno ottenuto il massimo vantaggio (38-25 al 17’).

Anche se al suo fianco il golden boy venuto dalla Laguna ha trovato Donatas Zavackas che Bucchi si è ricordato di aver ingaggiato come ala-pivot tiratrice, capace di aprire il campo.

L’accoppiata della serata permette con un 9/12 nelle bombe alla Consultinvest di portare a casa lo scalpo di Venezia.

Evento che sarebbe stato quasi impossibile senza una performance al tiro di questo livello. La Vuelle ha sempre guidato il match, fatta eccezione per il solito, maledetto, terzo quarto, chiuso con la Reyer davanti per 58-57.

Quando sembrava che il match avesse preso un indirizzo chiaro. La voglia di vincere di Ceron, la saggezza di Zavackas spesso nel ruolo di punto di riferimento in campo della squadra, la regia di Harrow hanno consentito a Bucchi di scacciare i fantasmi, ottenendo una vittoria indispensabile per non finire nel baratro delle polemiche.

Vittoria peraltro ottenuta senza un Jasaitis accettabile (15 minuti in campo, 1/5 al tiro -1 di valutazione) e mai in campo nella seconda parte del match.

Una conferma del messaggio di Bucchi alla società di venerdì: «Non sapevamo che il nostro miglior giocatore si era operato...». Come dire che per il coach (che non poteva non sapere, ovviamente) un cambio pare sempre più necessario, anche e soprattutto dopo una vittoria importante come quella contro Venezia.

Perché non è scontato che Ceron e Zavackas facciano pentole e coperchi ogni domenica e la Vuelle può vincere solo se ha medie tiro dalla lunga come quelle infilate nel canestro di Venezia.