Ravenna, dal 26 maggio 'Giulio Ruffini da collezione' a Palazzo Rasponi

Su iniziativa del collezionista Primo Zambrini e della moglie Maria. In tutto 38 dipinti, tra i quali alcune tele di grande formato

Pianto per il cacciatore morto

Pianto per il cacciatore morto

Ravenna, 23 maggio 2017 - A quasi sei anni dalla scomparsa, Ravenna dedica la prima grande esposizione al celebre artista Giulio Ruffini. Un’iniziativa che scaturisce dalla volontà del collezionista Primo Zambrini e della moglie Maria di effettuare una ulteriore donazione alla città di Ravenna di opere di Ruffini e di altri autori, facenti parte della raccolta intitolata al figlio Luca, scomparso in età giovanile.

La mostra, che si intitola ‘Giulio Ruffini da collezione’, sarà inaugurata venerdì 26 maggio a Palazzo Rasponi delle Teste, alla presenza tra gli altri del sindaco Michele de Pascale e dell’assessore alla Cultura Elsa Signorino. Alle collezioni comunali del MAR sono già pervenuti un nucleo di ben 265 acqueforti del maestro, oltre a tre dipinti esposti anch’essi nella mostra (‘Triste presagio’ del 1967/69 e due nature morte che fanno parte del celebre ciclo sulla ‘Scomparsa della Romagna’ degli anni ’80) unitamente a opere di altri artisti italiani. Nella mostra figureranno 38 dipinti di Ruffini tra i quali alcune tele di grande formato e altamente rappresentative sul piano stilistico del lungo e mutevole percorso creativo del pittore ravennate, come ad esempio ‘Anche i bambini’, noto anche come ‘La fucilazione’ del 1955, ‘Lo spaventapasseri’ e ‘Italia allo specchio’ degli anni ‘60 e ’70.

Numerose sono le opere mai prima esposte al pubblico, in larga misura legate ai principali cicli tematici ruffiniani, dalla ‘Scomparsa della Romagna’ ai ‘Monumenti’ alla madre, al contadino e al poeta. Un significato particolare assume la presenza di due ‘composizioni’ con l’Autoritratto’ dell’artista su specchiera del 1994 e il ‘Ritratto di Luca Zambrini’ eseguito due anni più tardi. In esposizione anche una selezione di opere grafiche, disegni a china e ad acquarello.

«A Primo e Maria Zambrini va il nostro più sincero ringraziamento – commentano il sindaco de Pascale e l’assessore Signorino – sia per le preziose e numerose opere che hanno già donato all’amministrazione comunale, sia per questa nuova e significativa mostra, che darà ai ravennati e ai turisti l’opportunità di ammirare tante opere di Ruffini finora mai esposte al pubblico e che documentano l’evoluzione del suo percorso artistico. Si tratta di un doveroso omaggio alla figura di un artista che ha avuto un peso significativo nell’arte contemporanea in Emilia Romagna e non solo, avendo ad esempio esposto anche alla Biennale di Venezia, e che attraverso l’insegnamento ha saputo trasmettere la sua passione e le sue conoscenze anche ai giovani». Già nel recente passato la collezione intitolata a Luca Zambrini è stata oggetto di significative donazioni: alla Pinacoteca di Bagnacavallo, al Comune di Conselice, alle sedi comunali decentrate di Sant’Alberto e Circoscrizione Prima, al Liceo Classico e alla Chiesa del Santissimo Redentore di Ravenna e ad altre realtà pubbliche e associative.

La mostra, curata da Paolo Trioschi, sarà aperta al pubblico dal 27 maggio al 2 luglio con i seguenti orari per i giorni feriali e festivi: 16 – 19. Chiusura il lunedì. Ingresso libero. In occasione dell'iniziativa, per i tipi di Stear edizioni Ravenna, sarà pubblicato il volume ‘La Collezione Luca Zambrini’.