Porto, ecco il bilancio 2016. Bene la movimentazione merci, male i container

Il presidente Rossi: "Lo scalo ‘tiene’ ma deve crescere e creare opportunità di sviluppo". Crocieristi in crescita rispetto al 2016: "Ma ancora non ci siamo, presto un piano di rilancio"

Un’immagine del porto di Ravenna

Un’immagine del porto di Ravenna

Ravenna, 7 febbraio 2017 - Tempo di bilanci per il porto di Ravenna, Nel corso del 2016 la movimentazione complessiva è stata di 25 milioni e 962.764 tonnellate di merce, corrispondenti ad un 5 % in più rispetto all’anno precedente. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 22.093.414 tonnellate, +4,9% sul 2015, e gli imbarchi hanno raggiunto 3.869.350 tonnellate, registrando un incremento rispetto al 2015 del 5,2%. In crescita anche il numero delle navi, 3.031 attracchi contro i 2.845 del 2016 (+6,5%).

Analizzando le merci per tipologia, ciò che emerge è che le merci secche hanno segnato un aumento del 4,9% (795 mila tonnellate), le rinfuse liquide sono cresciute del 2,6%, e le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento dell’1,3%, e quelle su rotabili del 17,9%.

Da sottolineare il buon andamento dei materiali da costruzione, che con 4,8 milioni di tonnellate sono cresciuti del 5,0%; in particolare le materie prime per l’industria ceramica sono passate da 3.887.474 a 4.220.015 tonnellate con un incremento dell’8,6%. Positivo il dato dei prodotti metallurgici, pari a 6.361.331 tonnellate, per i quali si è registrato un aumento del 3,4%, corrispondente a + 208 mila tonnellate. I principali Paesi di importazione, oltre al porto di Taranto, sono Cina, Russia, Corea del Sud e Iran.

In crescita durante tutto il 2016 il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, che nell’anno sono risultati pari a 4.119.105 tonnellate, con 190 mila tonnellate in più (+4,8%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco, proveniente soprattutto da Ucraina, e del frumento, importato principalmente da Bulgaria, USA, Ucraina e Canada.

Consistente la crescita dei concimi, con 1.606.623 tonnellate movimentate e 175 mila tonnellate in più (+12,3%); i principali Paesi di scambio sono Egitto, Ucraina e Russia.

Tra le rinfuse liquide risultano in crescita i prodotti petroliferi (+4,1%); in lieve aumento, invece, le derrate alimentari (+1,0%), e i prodotti chimici (+1,0%). Per i container il risultato è stato di 234.511 TEUs, 10.302 in meno rispetto allo scorso anno (-4,2%); in aumento dell’1,7% i container pieni, mentre i vuoti sono in calo del 18,3%.

Buoni i dati del traffico ferroviario: 22.174 TEUs movimentati via ferrovia contro i 19.966 del 2015, l’11,1% in più.

Il numero dei trailer del 2016 è stato pari a 79.036 unità (+12,7%), il valore più alto mai registrato, grazie ai servizi aggiunti da Grimaldi sulla Ravenna-Brindisi-Catania da novembre 2012 e per la Grecia da dicembre 2013.

Molto buono il dato relativo al traffico di nuove autovetture, che sono state pari a 30.225 pezzi (+25,3%).

«Nonostante le indubbie difficoltà dei mercati nazionali ed esteri, in quasi tutti i settori merceologici, il traffico del Porto di Ravenna ‘tiene’ e questo grazie al lavoro ed all’impegno quotidiano di tutti gli operatori del Porto – dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi – L’Autorità Portuale dovrà continuare a dare, con ancora maggiore vigore, risposta alle esigenze di questo Porto - sia come miglioramenti infrastrutturali, sia come sempre maggiore efficienza dei servizi portuali – in modo tale che l’impegno degli operatori sia destinato in futuro ad avere ancora maggiore successo.

Siamo ormai prossimi alla consegna dei lavori per la rimozione del dosso in avamporto, importante intervento che consentirà di ripristinare migliori condizioni di navigabilità all’imboccatura del canale, e, al contempo, lavoriamo per potenziare la logistica che deve sostenere lo sviluppo del Porto e che non può prescindere da un ammodernamento delle reti di collegamento viario e ferroviario. Tutto questo si rifletterà in una formidabile leva per la crescita dei traffici del Porto di Ravenna.

Il dato negativo dei container ci impone una riflessione sulle ragioni strutturali e commerciali che lo hanno determinato ed è uno stimolo forte a velocizzare, per quanto possibile, gli investimenti in corso ed in programma, sia sul fronte degli escavi e delle strutture logistiche, che sul fronte dell’innovazione tecnologica e dell’efficientamento dei servizi portuali. Nel corso del 2016, per esempio, sono state messe a disposizione alcune funzioni per snellire gli adempimenti relativi all’obbligo di comunicazione del peso di ogni container destinato all’imbarco».

Inveitabile il dato dolente delle crociere, in calo rispetto all’inizio: «Pur essendo – conclude il Presidente Rossi – il dato incoraggiante, poiché in crescita rispetto al 2015 (+ 14% di crocieristi sbarcati a Ravenna) e sostenuto dalle previsioni per il 2017 che si attestano su un ulteriore, significativo, incremento dei passeggeri che sbarcheranno sulla banchina di Porto Corsini, non ha ancora raggiunto livelli adeguati alla potenzialità infrastrutturale di cui il Porto dispone. Proprio per questo nei prossimi mesi si metterà appunto un programma condiviso di azioni da attuare per promuovere il nostro scalo e l’intero territorio, in maniera più efficace e coordinata».