ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Cagnolino sbranato da un pitbull, il centro perde la sua mascotte

In via Ponte Marino un morso letale per ‘Moschino’ dal cane di Bucci

Moschino, il cane di Verdiana

Moschino, il cane di Verdiana

Ravenna, 21 dicembre 2015 - «L’ho sentito urlare dall’altra stanza. Ha strillato come quando ammazzano gli agnellini, povero cane. Sono corsa di là, l’ho preso in braccio, aveva la lingua a penzoloni: qualche respiro ancora ed è morto».

La breve vita felice di Moschino, chihuahua bianco e nero di due chili e 300 grammi, è finita venerdì pomeriggio tra le mandibole di un pitbull. Un magnete quel Moschino per tutti i bimbi del circondario, e non solo, che passando dalla centralissima via Ponte Marino lo vedevano sdraiato sulla soglia delle boutique della sua padrona, la signora Verdiana. «Stavolta è accaduto al mio cane – racconta la donna ancora in lacrime – ma sarebbe potuto accadere a un altro cagnolino o ancora peggio a uno di quei bimbi che tante volte si sono fermati per giocare con lui».

Il telefono continua a squillare: amici increduli per l’accaduto le voglio manifestare solidarietà. Intanto altri amici, affezionati clienti e ancora negozianti della zona entrano alla spicciolata per raccontarle del loro dispiacere. C’è chi le propone di adottare subito un altro cagnolino, «ma no, non lo voglio, quello era il mio cane: non esiste animale o risarcimento monetario che possa colmare quanto sto provando. Ora mi preme solo lanciare un messaggio chiaro: questo tipo di cane, il pitbull, non dovrebbe per legge potere girare per strada senza museruola, basta un attimo e vede cosa succede».

Quell’attimo, continua la signora Verdiana, è arrivato alle 15.45, «in orario di apertura del negozio. E non è stato il mio cane a uscire - garantisce la donna –. È vero che il mio Moschino non era mai al guinzaglio, ma non usciva dalla soglia del locale. Ed è lì che è stato azzannato». Secondo la ricostruzione proposta, a stringerlo per il collo «è stato Thor, il pitbull della famiglia di Maurizio Bucci», il noto imprenditore titolare del Mariani, l’avviato locale della zona. E probabilmente ancora più noto per la sua attività politica da consigliere comunale di centrodestra che sta correndo per la poltrona di sindaco con la Pigna.

«Thor e il mio cane si abbaiavano quando si vedevano, ma venerdì Moschino non ha abbaiato: si vede che non ha fatto in tempo». In quel momento il pitbull «era al guinzaglio della signora Bucci, Emanuela: e le posso assicurare – insiste Verdiana – che ha azzannato il mio cane sulla soglia del mio negozio, nella mia proprietà» tanto che «per togliere il suo cane tirandolo dalla pettorina, la donna è dovuta entrare di qualche passo».

Sono quelli gli ultimi istanti di vita di Moschino. «L’ho sollevato, mi è morto tra le braccia, sono uscita strillando con il mio cagnolino stretto al petto; il padrone di casa mi ha vista e ha chiamato un taxi: sono corsa dal veterinario ma per il cane non c’era più niente da fare. Era da un anno mezzo che stava con me, e quando qualche tempo fa ho avuto un periodo molto brutto, è stata la sua compagnia a salvarmi la vita».

La signora che teneva Thor, l’ha incontrata di ritorno dal veterinario: «Mi ha detto che le dispiaceva. Ma se non si sa gestire un cane così forte, se non si usano il guinzaglio a strozzo e la museruola, se si indossano calzature inappropriate come i tacchi, non si dovrebbe portarlo in giro un pitbull».