Faenza, il cecchino pentito: “Chiedo scusa a tutti, ho reagito a una provocazione“

La lettera del 34enne operaio che domenica sera ha sparato col fucile a pallini contro i tifosi del Rione Verde

Un fucile soft air (foto archivio)

Un fucile soft air (foto archivio)

Faenza, (Ravenna), 30 giugno 2015 - “Domenica sera il vaso è stato colmato, ho reagito in maniera sconsiderata ad una provocazione”. Il 34enne di Faenza che domenica notte aveva sparato a pallini con un fucile ad aria compressa contro i tifosi del Rione Verde che gli festeggiavano sotto le finestre così manda le sue scuse.

Pubblichiamo ampi stralci della lettera. “Giugno - scrive il 34enne operaio - è un mese bellissimo e allo stesso tempo terribile, pieno di emozioni, di gioie e di dolori, fatto di sudore e fatica. Tutti quelli che vivono il Palio in maniera intensa come me capiscono di cosa sto parlando. In questo mese viviamo di scontri, di sfottò e quant’altro ma il tutto si spera in maniera goliardica; se posso permettermi domenica sera il vaso è stato colmato, ho reagito in maniera sconsiderata ad una provocazione e ci sono cascato come un c….., ma quando si offende la memoria dei propri cari (per più sere durante la settimana passata) si toccano tasti personali. Purtroppo l’emozioni di tutto il mese unite alle delusioni della giornata mi hanno fatto perdere per un attimo la ragione e ho reagito forse anche per paura, nella maniera più sconsiderata e deplorevole”.

Conclude scrivendo: “Vi prego di accettare le mie più sentite scuse perché queste cose non fanno bene alla nostra manifestazione che dovrebbe essere una delle migliori e più importanti d’Italia. Chiedo perdono anche a quei ragazzi a cui ho procurato lesioni e auguro loro una pronta e perfetta guarigione. Sono disgustato dal mio comportamento ma chi avrà il coraggio di fare un esame di coscienza capirà che bastava poco perché si passasse dalla goliardia ad un disastro”.

La lettera di scuse, inviata al Rione Verde, alla Deputazione del Palio, alle testate giornalistiche locali, è stata veicolata attraverso la sede del Rione Nero, il Rione di appartenenza dell’operaio.

Nell’incipit della lettera il Rione Nero tiene a sottolineare che: ”Venuti a conoscenza dei fatti della nottata del 28 giugno 2015 (anche noi come i Carabinieri dai social network) durante i quali un nostro Socio ha commesso azioni irrazionali e disonorevoli per l’immagine del Palio del Niballo e del Rione Nero stesso ci distanziamo da tale comportamento”.

Ieri mattina i carabinieri, della cosa si era interessato direttamente il Comandante della Compagnia manfreda, il capitano Cristiano Marella, avevano appreso la notizia attraverso i social network dove impazzavano notizie, commenti e la foto del 34enne che sparava dalla sua finestra oltre ai danni arrecati ai bersagli umani. L’operaio faentino, al quale era stato sequestrato il fucile da sostai, era poi stato denunciato dai Carabinieri per getto pericoloso di cose.