Bimba uccisa dalla statua, famiglia chiusa nel dolore: "Tragedia troppo grande"

Correggio, gli amici della famiglia e i parenti si sono dati appuntamento alla casa dei genitori di Bianca in via Espansione sud (FOTO)

Correggio (Reggio Emilia): Bianca Sologni, la bimba uccisa dalla statua

Correggio (Reggio Emilia): Bianca Sologni, la bimba uccisa dalla statua

Correggio (Reggio Emilia), 15 settembre 2014 - Occhiali scuri ed occhi pesti. Lacrime che si fatica a trattenere e poi non ci si prova neanche. Perché il dolore è troppo grande per essere contenuto. Perché è troppo difficile riuscire ad accettare che una bambina di 6 anni muoia in quel modo, schiacciata da una statua di marmo, caduta mentre lei giocava. Bianca Sologni (FOTO) è morta così, sabato sera, due giorni prima di cominciare la scuola elementare, mentre giocava a casa di nonni paterni in via del Filatoio 7, nel centro storico di Correggio. 

Il giorno dopo la tragedia la gente che passa per la strada lancia uno sguardo alle finestre socchiuse, poi abbassa lo sguardo, quasi un gesto di rispetto per il grande dolore che stanno vivendo i nonni paterni. Il fratello del nonno esce, le sue emozioni sono nascoste dagli occhiali scuri. Senza parlare, va via in auto. 

Gli amici della famiglia e i parenti si sono dati appuntamento alla casa dei genitori di Bianca, in via Espansione sud. C’è una piccola folla fuori, un via vai continuo dall’appartamento al secondo piano, di un nuovo complesso condominiale. In tanti piangono, dietro gli occhiali scuri. Molti di loro hanno figli della stessa età di Bianca e la questione se la pongono per forza, come un imperativo categorico: poteva succedere ai nostri figli.  Hanno poca voglia di parlare: «Siamo troppo vicini ai genitori — precisa una donna — Ed è un dolore troppo grande». 

La famiglia Sologni è conosciutissima a Correggio. La mamma, Silvia Zini, 35 anni, fa la maestra, mentre il papà Francesco è tipografo. Una bella famiglia distrutta da un lutto così enorme e inspiegabile.  Bianca stava giocando nell’atrio dell’abitazione dei nonni, dove era arrivata con i genitori e la sorellina più piccola. Si è nascosta sotto le scale che portano al primo piano e proprio lì vicino c’era quella maledetta statua: un dio greco in marmo, alto circa 80 centimetri, posto su un piedistallo di un metro. 

Bianca giocava e, nella frenesia dello svago, ha urtato il supporto, facendo cadere la statua. Quell’enorme blocco di marmo ha schiacciato la piccola, non lasciandole scampo. Sono stati inutili i soccorsi: il medico del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso della bambina. La statua, infatti, le ha schiacciato la testa. In un momento, sono finiti tutti i giochi, i sogni, le speranze. In un momento, la morte si è portata via la vita di Bianca, davanti ai genitori e ai nonni, impotenti e disperati.