Resta in carcere il coach accusato di pedofilia

Il gip non ha creduto alla sua versione, dopo un interrogatorio durato oltre tre ore. Era stato arrestato giovedì

Foto d’archivio

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Reggio Emilia, 18 aprile 2015 - Resta in carcere il coach di basket 45enne accusato di violenza sessuale su uno dei suoi allievi, di 15 anni. Così ha deciso stamattina il gip Antonella Pini Bentivoglio dopo l’interrogatorio di oltre tre ore che si è tenuto ieri in carcere alla Pulce.

L’allenatore di una notissima una squadra giovanile di basket di Reggio Emilia è stato arrestato giovedì con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un ragazzino che allenava, minore di 16 anni. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i genitori del minorenne che hanno notato in lui segnali di disagio. Subito si sono rivolti alla questura di Reggio per sporgere denuncia.

Le indagini della squadra mobile sono partite due mesi fa e hanno permesso di confermare le violenze che sarebbero avvenute anche in luoghi diversi dalla palestra in cui si allentava il ragazzino. Il quarantacinquenne, infatti, era riuscito a stringere un rapporto di fiducia e confidenza anche con i genitori della vittima.

Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che coordina le indagini, ha chiesto e ottenuto dal gip Antonella Pini Bentivoglio un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’allenatore, che è stata eseguita venerdì dalla polizia. L’uomo è difeso dall’avvocato Alessandro Nizzoli, la famiglia del ragazzino è assistitita dal legale Helmut Bartolini.