Aggressione, picchiato senza motivo col piede di porco

La denuncia: "Aggredito vicino al cinema Rosebud"

Aggressione a bastonate (archivio)

Aggressione a bastonate (archivio)

Reggio Emilia, 23 maggio 2017 - «Aggredito da quattro-cinque giovani con un piede di porco, senza alcun motivo».  E se un motivo c’è stato, secondo Antonio Venosa, 22enne residente in città, che dice di essere vittima di questa violenza gratuita, è stato «il puro divertimento».  È un episodio che sembra richiamare alla memoria il celebre film ‘Arancia meccanica’ di Stanley Kubrick, almeno per lo spirito con cui hanno agito i responsabili, quello che lui ha denunciato ai carabinieri e che è avvenuto domenica alle 17.30 al parco del cinema Rosebud, a pochi passi da famiglie e bambini. 

Il giovane è ancora sotto choc: «Ha i segni dei colpi sulla schiena e un taglio su un braccio», racconta la madre Elvira Maisto. «Mio figlio stava andando in bici in via Wybicki in direzione Rosebud. Davanti a lui c’era una coppia con un bambino. All’improvviso lo ha avvicinato un’auto, che stava sfrecciando, facendo finta di investirlo. Questa macchina ha anche affiancato l’altra coppia, che si è visibilmente spaventata».  Il 22enne reagisce mostrando fastidio: «Ha detto loro di smetterla e li ha invitati ad andare più piano».  Ma quei giovani, «ragazzi sui vent’anni, di origine magrebina, non ricorda se fossero quattro o cinque», non demordono: «Hanno provato a investire mio figlio un’altra volta, ma lui ha lasciato la bici e ha saltato un muretto». Non finisce qua: «Il gruppo lo ha raggiunto al parco del Rosebud. Tre di loro lo hanno tenuto fermo e un altro ha estratto un piede di porco. Lo ha colpito alla schiena, lasciando otto lividi, e poi gli hanno procurato un grosso taglio dal gomito al polso».  C’erano testimoni? «In quel momento c’erano bambini e genitori, ma l’aggressione è stata molto rapida. Dopo averlo colpito sono tutti scappati tranne uno, che sembrava più giovane degli altri. Mio figlio ha chiamato le sorelle, che sono subito accorse e hanno fermato l’unico ragazzo rimasto e poi hanno chiamato i carabinieri, che sono subito accorsi al parco. Io, invece, ho accompagnato mio figlio al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova».  Al 22enne sono state riscontrate contusioni multiple giudicate guaribili in una settimana: è stato medicato e poi dimesso. Venosa non si capacita dell’accaduto: «Non conosce questi ragazzi e non riesce a spiegarsi come mai lo abbiano aggredito gratuitamente».  Ora gli uomini dell’Arma stanno lavorando per chiarire i contorni della vicenda e identificare i responsabili.