Sabotati due autobus di Seta

I gravissimi episodi a Collagna e Busana: chiodi sulla strada e motore danneggiato

Il motore danneggiato della corriera di Busana

Il motore danneggiato della corriera di Busana

Reggio Emilia, 25 ottobre 2016 - Ieri, in due località dell’Appennino reggiano, si sono verificati atti di sabotaggio ed intimidazione ai danni di Seta: Nel primo caso, avvenuto alle ore 6,20 circa in località Schiocchi (frazione di Collagna), una corriera partita dal deposito di Castelnovo Monti e diretta a Cerreto Laghi per prendere servizio, giunta in prossimità della casa cantoniera posta al Km. 42,5 della Strada Statale 63 si è imbattuta in un ostacolo posto sull’asfalto, costituito da due assi di legno nei quali erano stati conficcati numerosi grossi chiodi, che sporgevano per una lunghezza di circa 20 cm. Fortunatamente, il conducente della corriera si è accorto in tempo dell’ostacolo nonostante l’oscurità (nel tratto in questione non è presente illuminazione pubblica), riuscendo così a fermare il mezzo prima dell’impatto, che avrebbe senz’altro provocato quantomeno la foratura di tutti i pneumatici o altre conseguenze anche peggiori. Una volta accostato il mezzo, l’autista ha rimosso i manufatti dalla carreggiata e li ha portati presso il deposito Seta di Castelnovo Monti, dove sono attualmente custoditi a disposizione degli inquirenti.

L’altro episodio, dalle conseguenze materiali ancora più serie, è avvenuto alle ore 10,30 circa a Busana: una corriera parcheggiata al Km.52,6 della Strada Statale 63, in pausa tra due turni di servizio, è stata pesantemente danneggiata e resa inutilizzabile: ignoti hanno approfittato dell’assenza del conducente per forzare il vano motore, tagliare la cinghia degli alternatori e tranciare di netto il tubo dell’idroguida. Al di là del danno patrimoniale, ancora da quantificare, l’atto vandalico ha causato l’interruzione temporanea del servizio, costringendo Seta a predisporre la sostituzione del mezzo per ripristinare la corsa prevista.

«A nome dell’azienda esprimo la più ferma condanna per queste azioni incivili, che non possono trovare alcuna giustificazione e che avrebbero potuto avere conseguenze molto gravi sia per il nostro personale sia per gli eventuali passeggeri dei mezzi», dichiara Vanni Bulgarelli, presidente di Seta. «Abbiamo denunciato senza esitazione i fatti ai carabinieri di Collagna».