Castelnovo Monti, successo per il 'Bismantova Highline Meeting'

Il festival di slackline e highline, organizzato sulla Pietra da 'Slackline Bologna', ha richiamato gente da tutta Europa

Jacopo Pesce, presidente Slackline Bologna sulla Pietra di Bismantova

Jacopo Pesce, presidente Slackline Bologna sulla Pietra di Bismantova

Castelnovo Monti (Reggio Emilia), 24 maggio 2017 – Si respirava un’inconsueta atmosfera internazionale questo fine settimana sulla Pietra di Bismantova, a Castelnovo Monti. Spagnoli, portoghesi, francesi, greci, tedeschi, inglesi, ucraini, polacchi, israeliani, neozelandesi. E poi molte persone da Reggio, Modena, Bologna, Milano, Torino, Firenze, Sicilia. Erano davvero in tantissimi venuti per il “Bismantova Highline Meeting”, il primo festival di slackline (camminata su una fettuccia piatta di 2,5 cm) e highline (slackline in altezza con imbrago), organizzato dall’associazione “Slackline Bologna”. Complice il bel tempo degli ultimi giorni, molti, poi, soprattutto stranieri, hanno prolungato la loro permanenza sull’Appennino reggiano, approfittando dell’occasione per visitare il territorio. Fino a ieri era ancora possibile vedere atleti e artisti esibirsi in acrobazie, prove di equilibrio e bilanciamento dinamico.

Un vero successo per la prima edizione di un evento particolare che ha riscosso un’eco inaspettata. “Siamo molto soddisfatti – afferma Jacopo Pesce, presidente “Slackline Bologna” –, a parte due pomeriggi di pioggia, è andato tutto benissimo. Abbiamo trovato supporto da parte di tutti, sindaco e gestori della zona, ‘Foresteria’ e ‘Rifugio della pietra’, che ci ha anche lasciato lo spazio per un dj set sabato sera. Come prima edizione, a livello europeo ci siamo inseriti bene”.

Tra 250 e 300 i partecipanti all’evento, molto gradito anche dagli stranieri. “Domenica mattina abbiamo parcheggiato 300 macchine – racconta il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, che ha prestato gratuitamente servizio assieme agli alpini per l’intera giornata –, un afflusso importante. Sono arrivati da tutta Europa, anche dalla Nuova Zelanda e Israele. Un evento nato da un’idea quasi per caso e diventato eccezionale, da ripetere il prossimo anno”. Sì perché l’idea di fare un meeting, proposta scherzando al sindaco dai ragazzi dell’associazione circa 6 mesi fa proprio lassù sulla Pietra, è stata “presa sul serio” e si è concretizzata, raggiungendo dimensioni inaspettate. Quindici le line installate in diverse zone della Pietra, con un fitto programma giornaliero, comprendente workshop di giocoleria, acroyoga, yoga e tessuti.

“Una bomba”, lo definisce Michele Tettamanzi (28 anni), di Milano, che da un paio d’anni pratica slackline e highline: “Un amico mi ha dato l’opportunità di provare, poi ho incontrato al parco persone molto brave ed è nato un amore”. Sottolinea Elia Villa (23), di Milano: “Le linee erano belle cattive, con un’esposizione super verticale, un bell’impatto. Tornerò l’anno prossimo”. In molto sono venuti in giornata da Reggio, come Maicol Camellini (19 anni) e i suoi amici: “Veniamo su spesso per arrampicare, ma questa volta siamo venuti per provare l’highline”.

Roberto Messori (57), dell’associazione “Cimone Outdoor” di Modena, con gli amici Stefano ed Ermanno, non era mai stato sulla Pietra: “Provare a camminare sulla fettuccia è stata un’emozione profonda. Sono rimasto per un po’ in equilibrio, poi sono caduto nel vuoto: è stupendo, indescrivibile. Inoltre il luogo è molto affascinante”.

La Pietra è stata apprezzata da tutti. “Un luogo fenomenale – afferma Nicolò Montanaro (24), Torino –. Io ho iniziato questo sport con amici al parco, c’è una grande dose di adrenalina”. Il ritrovarsi con amici che condividono una passione gioca un ruolo importante. “È bello fare highline, stare con gli amici, incontrare tutta la community – dice Jacopo Prina (25), Milano –, ci si incontra e si condividono momenti ed emozioni insieme, soprattuto le sere, in un posto surreale”.

Anche se in netta minoranza, non mancano le ragazze. “Siamo poche a praticare questo sport in Italia – sottolinea Annalisa Casiraghi (20), Milano –, pratico tutte le volte che riesco, soprattutto nel weekend, è un’emozione adrenalinica, unica, si sfidano i propri limiti, con tanta gioia e voglia di condividerla”. È la passione più grande anche per Giulio Capestro (23), Firenze: “Per molto tempo non riuscivo neanche a stare in piedi, poi a un meeting come questo mi sono sbloccato. È un misto di emozioni: c’è sempre un po’ di paura insieme alla voglia di arrivare infondo”.

C’è anche chi fa highline da poco, come Giovanni Marengo (24), Torino: “È un’occasione per incontrare un sacco di persone belle, anche straniere, vedere luoghi bellissimi e condividere momenti di festa”. “A ogni meeting ci incontriamo – ribadisce anche Lorenzo Del Bene (24), Milano –, la cosa più bella è la comunità che si crea, come nei momenti insieme alla sera”.