Piero, l’unico abitante del borgo 'fantasma'. "La libertà qui è imparagonabile"

Viaggio a Castellaro di Villa Minozzo: a inizio paese ci sono solo altri due residenti

Piero Pini davanti al cartello di Castellaro (foto Vanessa Francia)

Piero Pini davanti al cartello di Castellaro (foto Vanessa Francia)

Castellaro (Villa Minozzo), 4 luglio 2017  – UNA STRADINA in salita che si imbocca proprio di fianco a casa sua. Un sentierino curato, con alcune foglie di vite che fanno capolino e quasi solleticano la fronte man mano che si cammina. A prenderti per mano e ad accompagnarti sulla destra, c’è un muretto in ofiolite, una roccia vulcanica tipica di questo luogo incantato. Colori che non si troverebbero in una ricercata tavolozza da pittore e che sembrano il segno del rossetto dopo un bacio del sole. Pochi metri e si arriva a un tavolino in legno e alcune sedie.

LA  ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni,  brinda assieme  a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore  del borgo  di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima  di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)
LA ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni, brinda assieme a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore del borgo di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)

Un salotto in mezzo al paradiso. È qui che si siede ogni giorno Piero Pini, 70 anni, il solo a vivere nel cuore del borgo di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima di Primaore e di Cerrè Sologno. Angoli di meraviglia nel comune di Villa Minozzo. Ed è tutto ciò che gli basta.

Immerso nell’Appennino. Uno sguardo di trecentosessanta gradi: il Secchia che scava a serpentina la valle e all’orizzonte i monti del crinale che quasi si possono toccare con le mani. Respira a pieni polmoni, con l’anima che si riempie d’ossigeno buono. E intorno, il silenzio a fare compagnia. A dire il vero ci sono altri due residenti, Paola e Gelsomino, che vivono però proprio all’inizio del paesino, qualche passo dopo il cartello, sulla via che sale verso la borgata. Qui si vedono e si sentono le auto passare. Quanto serve per rendere diversa la percezione della vita rispetto a dove sta Piero, qualche centinaia di metri più avanti, nel centro della borgata «fantasma». E se non quando decide di uscire, capita che i due compaesani non li veda per giorni.

«Sono originario di questo posto. Ho sempre vissuto qui. E fino a due anni fa, prima che morisse, c’era anche Ferruccio. Abitava proprio di fronte a me – racconta Piero seduto con la schiena poggiata al muro della casa dell’ex vicino –. Lui era il ‘sindaco’ essendo più anziano e io il vice. Ora invece il primo cittadino sono io. E mi prendo curo del paese, lo tengo in ordine. E non dite che i sindaci non lavorano eh... »

Ha lavorato otto anni a Reggio come operaio elettrotecnico e poi come fisioterapista all’ospedale di Castelnovo Monti. Ma alla sera si ritrovava sempre a Castellaro, che non ha mai abbandonato.

«Non ho mai pensato di lasciare questo posto – dice –. È casa mia e ci starò finché campo. Mi godo la pensione, coltivo il mio orto e ogni tanto vado al bar a Cerrè a farmi una briscola. Ma poi torno sempre qui. La libertà che ho qui è imparagonabile. Il mio modo di vivere lo definisco ‘all’agricola’. Sono una persona semplice. D’inverno faccio la legna, spalo la neve e me ne sto davanti al fuoco. Paura? Solo quando vengo svegliato di soprassalto dal gallo che canta troppo presto».

LA  ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni,  brinda assieme  a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore  del borgo  di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima  di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)
LA ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni, brinda assieme a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore del borgo di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)

PIERO non sente il peso degli anni. Anzi. La purezza dell’aria di montagna lo rende leggero, così come il suo spirito. Ci tiene a illustrare tutto. In particolare la casa dove visse Erio Dante Fontana, poeta agricolo. «Era mio cugino. Un bel personaggio, una sagoma».

Le case hanno tutte le finestre chiuse, alcune sono in via di ristrutturazione. Sì, perché d’estate arrivano una ventina di villeggianti – che ogni tanto fanno una scappata anche durante l’anno – e così Castellaro si popola per qualche mese.

Tutti conoscono Piero. Per trent’anni ha gestito assieme ad altri soci la ‘Sapoteka’, una discoteca dismessa ormai da anni a Cerrè Sologno, dove mezza montagna andava a ballare al sabato sera. E poi ha messo in piedi la ‘Notte Bianca di Castellaro’, una festa meravigliosa proprio nel suo borgo, con musica, cibo e buon vino. Come quello che lui offriva a ogni persona che entrava in paese alla festa, all’inizio della salita.

«Si chiama ‘bottiglia del passante’ – spiega con fierezza –. Ne apro una ogni volta che capita qui qualcuno, anche per caso. E la beviamo assieme facendo due chiacchiere».

Piero Pini, 70 anni,  brinda assieme  a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa Minozzo
Piero Pini, 70 anni, brinda assieme a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa Minozzo

E ovviamente, ne stappa una. Ma quest’estate niente festa. «Abbiamo fatto dieci edizioni, ormai si è chiuso un ciclo. E poi bisogna avere rispetto del paese e della natura».

Dice questo mentre il vino di colpo diventa amarognolo, perché l’anno scorso qualche ragazzaccio ha fatto un po’ di danni. Ma il ‘sindaco’ di Castellaro non fa polemica. A lui basta poco. Il suo borgo meraviglioso, il nettare di Bacco e due chiacchiere con chi c’è. O col silenzio che sa essere comunque un compagno meraviglioso.

LA  ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni,  brinda assieme  a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore  del borgo  di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima  di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)
LA ‘BOTTIGLIA DEL PASSANTE’ Piero Pini, 70 anni, brinda assieme a chi passa dal ‘suo’ paese nel comune di Villa MinozzoPICCOLO MONDO ANTICO Il cuore del borgo di Castellaro, appena dopo Carù, poco prima di Primaore e di Cerrè Sologno, nel comune di Villa Minozzo (foto servizio Vanessa Francia)