Malato di gioco e rapinatore: "Non sono un violento, andrò in terapia"

Stamattina l’udienza di convalida in tribunale: il Pm Valentina Salvi chiede gli arresti domiciliari

Sabato scorso l’uomo ha rapinato 5mila euro la sala giochi di Novellara

Sabato scorso l’uomo ha rapinato 5mila euro la sala giochi di Novellara

Reggio Emilia, 25 ottobre 2016 – Si terrà questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto di Roberto Perini, 46 anni, imprenditore edile residente a Gualtieri: l’uomo, rovinato dal gioco d’azzardo, sabato mattina, scacciacani alla mano, ha rapinato di 5mila euro la sala giochi ‘Dea bendata’ di Novellara dov’era solito tentare la fortuna alle slot. Identificato dai carabinieri che lo hanno invitato a costituirsi, si era allontanato in auto con la compagna. Si erano diretti verso Reggiolo, poi in direzione Guastalla e, a Luzzara, in via Carboni, poco prima dell’incrocio con la Cispadana, lui aveva gettato la scacciacani: l’uomo è stato arrestato per rapina aggravata, lei denunciata per favoreggiamento. Il 46enne ha indicato ai militari dove ritrovare la pistola, all’altezza di un cartelo stradale. Fino a domenica non era invece stato ritrovato il bottino.

Davanti al giudice Giovanni Ghini, il pm Valentina Salvi chiederà i domiciliari, mentre l’avvocato Alberto Baroni, che assiste il 46enne, la remissione in libertà o l’obbligo di firma. Il legale ha incontrato ieri sera i familiari dell’artigiano. «Non voleva usare violenza, non è un rapinatore di professione. Si è di fatto costituito ai carabinieri, quando questi lo hanno identificato», afferma il legale. I militari, dopo aver contattato la compagna, lo hanno raggiunto nella sua abitazione, dove sono scattate le manette. «Non è una persona offensiva: credo che avrebbe usato i soldi che ha preso per giocare di nuovo. «Il mio assistito è incensurato. Si sottoporrà a una terapia per uscire dalla dipendenza dal gioco d’azzardo. Nemmeno i parenti che ho incontrato sapevano del suo problema». Un problema che, per molti che lo vivono, è davvero un male oscuro che si portano dentro all’insaputa di parenti e amici.