Castelnovo Monti, feroce pestaggio del branco. Giovane trovato esanime in strada

La vittima è un 25enne del posto. Stava tornando a casa a piedi sabato notte quando è stato aggredito. Ora è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Parma

Via Pieve tra l’ospedale Sant’Anna e l’oratorio della chiesa dov’è stato trovato il ragazzo aggredito30

Via Pieve tra l’ospedale Sant’Anna e l’oratorio della chiesa dov’è stato trovato il ragazzo aggredito30

Castelnovo Monti (Reggio Emilia), 26 luglio 2017 – Pestaggio da ‘branco’ senza alcun motivo apparente. La vittima, un giovane studente universitario 25enne di Castelnovo Monti, tuttora in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Maggiore di Parma. I carabinieri hanno avviato le indagini al fine di identificare i responsabili della selvaggia e incomprensibile aggressione. Perché con ogni probabilità si è trattato di questo: le ferite e i traumi parlano chiaro e per i medici non ci sarebbe alcun dubbio.

Il grave episodio, di cui tutta Castelnovo parla formulando le più svariate ipotesi, è accaduto la notte tra sabato e domenica nelle vicinanze dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti dove il giovane è stato trovato alle 10 del mattino accasciato a terra, privo di sensi e con evidenti segni al volto e alla testa.

Chi lo ha trovato lo ha subito accompagnato al pronto soccorso, ma vista la gravità dei traumi subiti, in particolare alla testa, l’equipe medica ha ritenuto opportuno trasferire il giovane immediatamente all’ospedale Maggiore di Parma dove è stato ricoverato con prognosi riservata in neurochirurgia. Il giovane appartiene ad una famiglia molto conosciuta e stimata in tutta la montagna con padre e figlio da sempre molto impegnati nello sport (non forniamo le generalità per rispettare la privacy chiesta dalla famiglia).

Dalle informazioni raccolte dagli inquirenti, il 25enne aveva partecipato con gli amici a una festa organizzata alla piscina dell’Onda della Pietra. Verso le 3,30 circa ha deciso di lasciare il locale per tornarsene a casa in paese a piedi, dicendo agli amici che volevano accompagnarlo in macchina, che preferiva fare una passeggiata. Considerata la breve distanza tra la piscina e l’ospedale, il 25enne, probabilmente seguendo una scorciatoia pedonale, ha attraversato il quartiere Peep. Poi è passato dietro all’oratorio di Pieve. È qui che sarebbe avvenuta l’aggressione.

Da chiarire se ha raggiunto la strada dov’è stato trovato – forse per raggiungere l’ospedale in circa di cure – oppure se è stato abbandonato lì dal presunto branco. «Fino a quando i medici non sciolgono la prognosi, viviamo male – afferma il padre – Mio figlio è lì con 3-4 punti in testa, un occhio nero e altri traumi. Dobbiamo stargli accanto, è molto agitato e sotto choc. Chi può essere stato? Ce lo chiediamo tutti. Non è stata una lite, perché i giovani quando litigano si danno qualche spintone e magari un pugno, ma niente più. Per com’è stato ridotto, sono convinto che si è trattato di un’aggressione di gruppo, di cattiveria. Spero che i carabinieri, che già hanno ascoltato alcune persone, riescano a risalire ai responsabili di tanta violenza, senza una ragione. Di certo non sono stati i suoi amici che frequenta dall’età di 6 anni che sono tutti dispiaciuti. Mio figlio non ha mai avuto problemi con nessuno».