Montecchio, donna perseguita per anni l’ex amante e poi lo accoltella

Per due anni telefonate, messaggi, appostamenti, pedinamenti e infine un’aggressione con coltello

La donna lo ossessionava anche con messaggi e telefonate (foto d'archivio)

La donna lo ossessionava anche con messaggi e telefonate (foto d'archivio)

Montecchio (Reggio Emilia), 20 settembre 2017 - Non ha accettato la fine della relazione extraconiugale che aveva allacciato con un collega di lavoro. Un rifiuto trasformatosi in una vera e propria psicosi che hanno visto una 40enne reggiana perseguitare, per circa 2 anni, l’ex amante. Un comportamento ossessivo tradottosi in insistenti telefonate, messaggi, appostamenti sotto casa e pedinamenti, sfociati, in una circostanza, anche in una violenta aggressione culminata con l’accoltellamento dell’uomo. Una storia di stalking al femminile quella in cui si sono imbattuti i carabinieri della stazione di Montecchio, il cui epilogo ha visto l’emissione, a carico della stalker, del provvedimento cautelare del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e del divieto di dimora nel comune di Montecchio dove vive l’ex amante. La misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Reggio su richiesta del sostituto presso la Procura reggiana, Giulia Stignani, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri che hanno denunciato la donna per atti persecutori e lesioni personali aggravate.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo - circa 3 anni fa - ha intrattenuto per alcuni mesi una relazione extraconiugale con la 40enne che poi ha deciso di troncare per salvare il suo matrimonio. Una decisione che non è stata accolta positivamente dalla donna che, dagli ultimi mesi del 2015, ha iniziato a perseguitarlo. Un vero e proprio calvario per l’uomo: l’ex amante inizia a pedinarlo, si apposta sotto casa sbirciando dalle finestre, lo tempesta di telefonate e messaggi (fino a circa 50 al giorno) tanto da costringerlo a cambiare anche numero di telefono. Poiché i tentativi di contatto telefonico falliscono, la donna inizia ad appostarsi di notte sotto casa dell’uomo suonando diverse volte al citofono e lasciando foglietti sul parabrezza dell’auto dell’ex, su quella della moglie (dove le scrive che il marito ha l’amante) e sulla cassetta postale.

Con le usuali modalità, le molestie e le minacce sono proseguite sino a questa estate e sono culminate il 26 luglio con una grave aggressione. La donna ha raggiunto l’ex in un bar del paese pretendendo che la seguisse fuori. Per evitare scenate nel bar, l’uomo è uscito e si è diretto versa la macchina dove è stato raggiunto dalla donna che con un coltello con lama di 15 centimetri lo ha colpito con un fendente alla spalla sinistra. Sebbene ferito, l’uomo è riuscito a salire in macchina dirigendosi verso l’ospedale dove è però stato raggiunto e speronato dalla donna che non ha desistito dall’inseguimento neppure quando l’uomo è entrato in ospedale. La donna è stata poi finalmente fermata dai carabinieri chiamati dalla vittima.

Gravi episodi che hanno portato la vittima a vivere in un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, per i quali i carabinieri hanno relazionato la Procura reggiana ravvisando a carico della donna i reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate (10 i giorni di prognosi per l’accoltellamento che ha causato all’uomo una ferita lacero contusa alla spalla).

La procura, concordando con gli esiti investigativi ha richiesto ed ottenuto dal gip il provvedimento cautelare del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e del divieto di dimora nel comune che ieri pomeriggio è stato eseguito dai militari.