Le foto della fiaccolata per Jessica vent’anni dopo. “Questa pioggia sono le sue lacrime”

Ottanta i partecipanti all’inziativa organizzata dalla madre della giovane uccisa dal suo ex fidanzato FOTO

Foto Artioli

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Reggio Emilia, 9 marzo 2016 - Un’ottantina di persone hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata in ricordo di Jessica Filianti, uccisa 20 anni fa (FOTO) a soli 17 anni dal suo ex fidanzato. La pioggia non ha fermato la serata. La fiaccolata è partita dalla ex caserma Zucchi alle 21 e si è snodata lungo il centro storico della città – anche se togliendo alcune tappe del percorso inizialmente previsto, a causa del maltempo – per arrivare in via Buozzi, dove Jessica è stata accoltellata il 14 marzo del 1996. Visibilmente commossa la madre Giuliana Reggio, che per la prima volta, dopo vent’anni, ha trovato la forza per ‘festeggiare’ la festa della donna, ricordando la figlia scomparsa. Proprio la festa della donna è stata l’ultima occasione in cui madre e figlia sono uscite a cena insieme: un ricordo che è rimasto indelebile nella mente di Giuliana. «Non ho parole», ha detto commossa la donna, ringraziando tutti i presenti: «Nonostante il maltempo sono arrivati in tanti. Forse è mia figlia che ha voluto così. Anche quando è stata uccisa diluviava». Sul luogo dell’omicidio la madre ha acceso un cero e portato un mazzo di fiori bianchi. Presente anche il fratello di Jessica. Tante le vibranti testimonianze degli amici – «Jessica ci guarda da lassù e queste gocce di pioggia sono le sue lacrime».

Ha preso la parola anche un professore di Jessica: «Ho il ricordo di una ragazza dolcissima, buona come il pane, molto entusiasta della vita. È stata un trauma quel che è successo». Tra i partecipanti il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, la consigliera comunale Cinzia Rubertelli e l’associazione Nondasola. «Vent’anni dopo ho ritenuto importante essere qui: siamo reggiani e ricordiamo Jessica – ha detto il sindaco –. Peraltro oggi è l’8 marzo, il giorno dei diritti delle donne e credo che non debba mai venire meno la consapevolezza che la violenza sulle donne sia, ahimè, un tema ancora molto diffuso. Quindi bisogna continuare nell’impegno per migliorare il nostro grado di civiltà».