Case e aziende depredate: è caccia aperta al basista

Il sospetto è che ci sia una talpa in zona

Iliano Franzini ha rischiato di essere investito dai ladri

Iliano Franzini ha rischiato di essere investito dai ladri

Guastalla (Reggio Emilia), 1 agosto 2015 - E' forte l’ipotesi di un basista, buon conoscitore del territorio locale, che dirige i blitz delle bande di ladri che arrivano da fuori zona (ovviamente per essere più difficilmente riconoscibili dalle vittime e da eventuali testimoni) e che puntano ad aziende e abitazioni della Bassa Reggiana. Anche il colpo tentato l’altra mattina – come anticipato ieri dal Carlino – alla villetta della famiglia di Iliano Franzini, in via Selna II a San Martino di Guastalla, sarebbe stata preceduta da un sopralluogo mirato già nei giorni precedenti, a opera di persone a bordo di una autovettura di colore rosso, che è transitata più volte lungo una strada di campagna che difficilmente viene percorsa più volte da persone che non siano residenti o lavoratori in zona. Gli autori del tentato furto sarebbero originari dell’Est Europa.

Ora, grazie alle indicazioni che verranno fornite dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, all’esame degli investigatori dei carabinieri – sarà probabilmente possibile risalire alla targa della Seat grigia usata dai malviventi per la fuga. E anche i volti, con gli appositi sistemi in dotazione ai reparti investigativi delle forze dell’ordine, potrebbero essere evidenziati per l’identificazione. Proseguono le indagini, dunque, sul tentato furto concluso con un «quasi investimento» del padrone di casa, il quale alla vista dei malviventi in fuga ha tentato di bloccarli sbarrando la strada col corpo.

Ma il conducente della Seat non ha affatto rallentato e, anzi, ha rischiato di investire Franzini, il quale è riuscito a lanciarsi in tempo verso la vicina recinzione. Ieri, non appena la notizia del blitz si è diffusa, Iliano – titolare di una azienda agricola situata accanto all’abitazione – ha ricevuto numerose testimonianze di solidarietà e di conforto.

«Sono state parole di amici e conoscenti – confida l’uomo – che mi hanno fatto piacere, soprattutto in questo momento di preoccupazione: non per me, ma per i miei familiari. Non è la prima volta, infatti, che i ladri vengono a farci visita». Intanto, le indagini proseguono per individuare a fermare queste bande di ladri.