«Il cippo di Tommy usato come discarica»

La tragedia 8 anni fa. Il bimbo è stato ucciso tra Sant’Ilario e Parma. La denuncia della mamma Paola: «Sono arrabbiata, è un atto di grave inciviltà» (FOTO)

Il piccolo Tommaso Onofri

Il piccolo Tommaso Onofri

Reggio Emilia, 1 settembre 2014 - DUE SACCHI della spazzatura abbandonati di fianco al ceppo che si trova sulla strada che porta al luogo dove è morto il piccolo Tommaso Onofri.

«Questa zona continua a essere considerata una discarica. Solo che questa volta ci hanno buttato proprio due sacchi di rifiuti domestici. È un’inciviltà!».

Paola Pellinghelli, la mamma di Tommy, è indignata.

In quel tratto di campagna tra Sant’Ilario e Parma, in via del Traglione, otto anni fa si è compiuta una tragedia che ha scosso tutta la nazione. Il piccolo Tommy è stato brutalmente ucciso, poco dopo il suo rapimento. Le ricerche erano andate avanti per giorni, lasciando con il fiato sospeso tutta Italia. Poi l’epologo: terribile.

«Chi ha gettato lì quei sacchi non poteva non sapere», continua Paola, che ieri è stata intervistata anche dal Tg5.

Che effetto le ha fatto trovare i sacchi del pattume vicino al cippo che ricorda la tragedia di Tommy?

«Una grandissima rabbia. Me lo ha segnalato un giornalista della Gazzetta di Parma. A parte il luogo — che può essere considerato particolare e magico per quanto è successo — quello è comunque suolo pubblico e non è giusto che vengano abbandonati rifiuti».

Per altro non è la prima volta che succede.

«No. In passato erano stati scaricati scarti edili. C’era anche dell’Eternit, che abbiamo provveduto a far smaltire. Ma poi ne hanno buttato altro. In questo caso è peggio ancora».

Perché?

«Si tratta di rifiuti domestici, due sacchetti che, invece di essere portati nel bidone, sono stati abbandonati di fianco al cippo che ricorda Tommy».

Cosa chiede lei?

«Rispetto. Ma non all’amministrazione, che mi è sempre stata molto vicino e tutte le volte che vogliamo fare qualche iniziativa è sempre disponibile».

Ai cittadini?

«Esattamente. Questi sono atti di inciviltà. Visto che la zona viene usata come discarica, tre o quattro anni fa abbiamo cominciato a trovarci ogni anno e pulirla. Il Comune sostiene sempre la nostra iniziativa. Poi ci sono associazioni di volontariato, un gruppo di cacciatori, i City Angels. Ma non è possibile che tutte le volte sia necessario ricorrere al buon cuore di qualcuno, perché altri sono maleducati».

E quest’anno avete già pulito?

«No, dobbiamo andare il 13 settembre. Aspettiamo solo la conferma ufficiale per la data. Negli anni scorsi abbiamo trovato di tutto».

Per esempio?

«Sanitari, oppure divani rotti, materassi. Quello è un luogo che ho un po’ adottato. È un posto bello, con un bel bosco. Pensi che abbiamo trovato rifiuti anche dentro al bosco».

Un luogo un po’ abbandonato a se stesso se non fosse per voi.

«Qui non ci sono solo i rifiuti. Pensi che una volta vicino al cippo ci hanno trovato pure mezzo chilo di marijuana».