Giovane mamma muore durante il parto. Il bebè nasce e sta bene

Tragedia all’ospedale di Guastalla: Jessica Cerlini, 34 anni, ha perso la vita. Esposto alla magistratura

Una bella immagine di Jessica Cerlini

Una bella immagine di Jessica Cerlini

Reggio Emilia, 12 maggio 2016 - E’ stata stroncata ieri notte da complicazioni cliniche mentre stava per partorire. Un dramma avvenuto nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Guastalla, dove Jessica Cerlini, 34 anni, abitante a Bagnolo, era stata ricoverata per la nascita del secondo figlio, a quattro anni dal suo primo parto.

In ospedale Jessica era arrivata in fase di travaglio. Poi, durante la fase pre parto, la donna ha perso i sensi. Il personale sanitario dell’Ostetricia-Ginecologia ha effettuato tutte le manovre d’emergenza. Ma purtroppo è stato tutto inutile. Attraverso il parto cesareo è stato fatto nascere il bambino, le cui condizioni risultano buone.

I familiari di Jessica hanno presentato un esposto destinato alla magistratura, per richiedere accertamenti su quanto accaduto. La donna era stata seguita da un ginecologo privato durante la gravidanza, durante la quale non ci sarebbero state complicanze. Jessica, originaria di Castellarano, lascia il marito Massimiliano Tirabassi, il figlio Alex, i genitori e due sorelle.

Questo il comunicato dell'Ausl: "La Direzione dell’Azienda USL, nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia per la gravissima perdita, comunica che la scorsa notte all’ospedale civile di Guastalla si è verificato il decesso di una donna ricoverata nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia, le cui condizioni, in apparente benessere, sono imprevedibilmente e improvvisamente diventate critiche durante le primissime fasi del travaglio per motivi che, ad una prima analisi, non paiono correlabili al parto. Si è trattato di un evento tragico che ha profondamente colpito e addolorato tutto il personale dell’Ospedale

Sono stati messi in atto con grande tempestività sulla madre e sul bambino tutti gli interventi previsti in questi casi da parte dei sanitari intervenuti (ginecologo, ostetrica, anestesista, rianimatore, cardiologo, chirurgo, pediatra, infermieri). Mentre è risultato vano ogni intervento per salvare la vita della donna, il taglio cesareo d’emergenza ha permesso di salvare il bambino. Le condizioni del neonato, trasferito con attivazione dello STEN (Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale) e attualmente ricoverato nel Reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Reggio Emilia, non destano preoccupazioni.

E’ stata attivata immediatamente, come da prassi, una valutazione interna del percorso clinico-assistenziale ed è stato richiesto un riscontro diagnostico per accertare le cause di questo evento così drammatico.

In Emilia-Romagna e in Italia la mortalità materna per cause legate al parto è un evento estremamente raro, ma purtroppo possibile (circa 1 caso ogni 10.000 parti), spesso associato ad eventi imprevedibili, improvvisi e non prevenibili. Negli ospedali reggiani delle due aziende sanitarie avvengono mediamente 5.000 parti/anno".