La dirigente delle Volanti Maria Raffaella Abbate
Reggio Emilia, 23 luglio 2016 - Ha tentato di effettuare un furto in abitazione, assieme a una complice, al nono mese di gravidanza. Ma è stata arrestata dalla polizia e messa in cella di sicurezza in attesa della convalida.
Peccato che, durante la notte, le si siano rotte le acque mentre si trovava ancora nella camera di sicurezza della questura.
La donna è quindi subito stata accompagnata al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, dove ha partorito la piccola Manuela, di 3,590 chili.
Tutto è cominciato intorno alle 12 di venerdì, quando una signora ha sentito armeggiare intorno alla serratura del suo appartamento di via Emilia All’Angelo. Avvicinatasi alla porta d’ingresso ha notato che da fuori qualcuno stava cercando di forzare il chiavistello usando una tessera di plastica.
A quel punto la donna – che si trovava nell’abitazione assieme alla figlia – ha bloccato la porta con le mani e ha afferrato il pezzo di plastica. Ha poi cercato di guardare dallo spioncino chi fosse, ma da fuori è stato utilizzato un accendino per annerire il vetro.
La donna e la figlia, in contemporanea, hanno quindi chiamato il 113 e il vicino di casa, che ha subito informato la polizia di aver visto scappare due giovani donne, delle quali una in avanzato stato di gravidanza.
Nel giro di poco tempo gli agenti hanno dunque individuato due ragazze nomadi di origini croate, di 22 e 26 anni, che sono state portate negli uffici di via Dante e trattenute nelle celle di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida.
La più giovane delle due, intorno alle 3 della notte scorsa, ha però rotto le acque ed è stata portata in ospedale dove ha dato alla luce la sua terza figlia.
Anche l’altra ragazza, dopo gli accertamenti, è poi risultata essere in gravidanza da circa 10 settimane.