L’Anticorruzione al Comune: "Dateci i documenti su Notari"

L’ex assessore non aveva reso pubblici i redditi. Interviene l’Authority

Francesco Notari, commercialista, ex assessore al bilancio

Francesco Notari, commercialista, ex assessore al bilancio

Reggio Emilia, 3 gennaio 2017 - C'è una svolta improvvisa nel caso della mancata pubblicazione del reddito da parte dell’ex assessore al bilancio Francesco Notari: l’ufficio di vigilanza sugli obblighi di trasparenza dell’autorità Anticorruzione (Anac) ha inviato al responsabile anticorruzione del comune di Reggio una lettera in cui chiede di inviare tutta la documentazione del caso in vista di possibili sanzioni.

La lettera non esplicita le sanzioni in cui potrebbe incappare l’ex assessore: si tratta dell’avvio di un procedimento, che prevede la possibilità di presentare memorie difensive da parte dell’interessato.

Al termine del procedimento, cosa potrebbe eventualmente rischiare Notari? Lo spiega la stessa Anticorruzione in un documento pubblicato sul sito dell’agenzia.

L’articolo 47 del decreto legislativo 33/2013 prevede al comma 1 che «la mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati (…) concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell’incarico al momento dell’assunzione in carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, nonché tutti i compensi cui dà diritto l’assunzione della carica, dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell’amministrazione - organismo interessato».

L’Anac ha scritto al comune chiedendo di produrre tutta la documentazione relativa al caso, compresa una sintetica disamina dei motivi dell’inadempimento, la copia della richiesta dei dati e i solleciti inviati all’assessore, i dati identificativi e le violazioni rilevate.

E’ stato il consigliere comunale del M5s Ivan Cantamessi a sollevare il caso presso l’Anac, con una segnalazione datata 3 novembre scorso: «L’unico commento che posso fare – ha detto ieri Cantamessi – è che il sindaco Vecchi ha sempre sostenuto che la sua Giunta sia trasparente. Non dico altro».

In quella nota l’esponente dei Cinque Stelle segnalava il mancato aggiornamento dei dati reddituali dell’assessore sul sito del Comune: l’ultima pubblicazione si riferiva al 2014, mancavano invece i dati 2015, già presentati dagli altri assessori. La storia investe alcuni profili presumibilmente coperti da privacy delle vicende personali dell’assessore. Per questo lo stesso Notari aveva chiesto alla responsabile dell’anticoruzione comunale, l’allora segretario generale Rosa Iovinella, di valutare la non pubblicazione dei dati.

Notari infati avrebbe depositato in comune le informazioni, chiedendo però un parere sulla possibilità di non diffonderli sul sito comunale.

Per questo è stato chiesto un parere alla stessa Anac, che però avrebbe risposto in senso negativo. Stando a quanto trapela, l’assessore avrebbe sostenuto che l’obbligo di pubblicazione dei dati personali si sarebbe applicato solo ai politici elettivi e non agli amministratori nominati, come nel caso degli assessori, che vengono chiamati al ruolo dal sindaco eletto senza passare dalla consultazione popolare.

Ma questa interpretazione è stata superata: il 20 dicembre l’Anac ha pubblicato delle Linee guida che spiegano come gli obblighi di trasparenza si applichino «a tutti i soggetti che che partecipano, sia in via elettiva che di nomina, a organi politici degli enti territoriali di livello statale, regionale e locale».