Cgil, aumentano gli iscritti ma calano i pensionati

Il segretario Guido Mora ha fatto il punto sul bilancio tesseramento 2016

Da sinistra Luca Chiesi, Guido Mora e Khedidja Sayah

Da sinistra Luca Chiesi, Guido Mora e Khedidja Sayah

Reggio Emilia, 13 febbraio 2017 – Aumentano gli iscritti della Cgil, anche se calano i pensionati. “E’ un bilancio positivo – commenta il Segretario generale della Camera del Lavoro, Guido Mora – un dato politico per noi importante che dimostra una inversione di tendenza dopo quattro anni di riduzione delle iscrizioni. La gestione 'sindacale' della crisi, le proposte e le iniziative della Cgil sui diritti, con la raccolta di 34.000 firme a sostegno della Carta dei diritti universali del lavoro e dei referendum abrogativi – sottolinea - hanno sicuramente rafforzato il nostro rapporto con i lavoratori ed anche con i pensionati, nonostante il mondo del lavoro, il sindacato, siano stati al centro di attacchi da parte di governi e maggioranze parlamentari su più fronti: con la riduzione dei diritti dei lavoratori, con la modifica dell’art. 18 e i tagli ai servizi fiscali e al patronato. Servizi che riteniamo fondamentali per il valore e il ruolo sociale che hanno e che non ci viene riconosciuto”.

Gli iscritti della Cgil nazionale sono 111.598, un dato risultato dalla somma degli iscritti alle diverse categorie dei lavoratori attivi e dei pensionati contro i 111.298 del 2015. Sommando a questi gli iscritti alle associazioni affiliate, come Silp, Sinagi, dirigenti cooperativi e le 8.929 deleghe sulle pensioni di reversibilità, si ottiene un totale di 120.640 iscritti contro i 119.190 del 2015, con un aumento di 1450 iscritti sull’anno 2015.

Quindi, il risultato degli iscritti 2016 vede un incremento sul totale del 2015 di 300 iscrizioni, al netto degli iscritti alle associazioni affiliate e delle deleghe sulle reversibilità. Nel 2016 si rileva una crescita dei lavoratori attivi fra tutte le categorie, tranne la FISAC (bancari) con un incremento di 1443 iscritti sull’anno 2015.

In sensibile diminuzione gli iscritti fra i pensionati che nel 2016 calano di 1143 iscrizioni rispetto all’anno 2015. Fra le federazioni, crescono e confermano gli iscritti le altre categorie lavorative. Tranne i bancari, che però subiscono una lieve flessione (30 unità).

Nella Cgil il 44,33% (49.475) sono lavoratori attivi contro il 43.15% del 2015 (48.032); mentre il 55,67% (62.136) è rappresentato dai pensionati contro il 56.85% del 2015 (63.266). Le donne rappresentano la maggioranza degli iscritti, oltre il 51,30 % del totale fra categorie dei lavoratori attivi e lo Spi (nel 2015 erano il 52,20%). Fra i pensionati le donne sono il 56,16%, mentre il 45,20% sono lavoratrici attive.

I cittadini stranieri extracomunitari costituiscono il 18,22% degli iscritti delle categorie dei lavoratori attivi, in crescita rispetto al 2015 dove erano il 17,53%, nonostante il calo demografico degli stranieri nella provincia di Reggio Emilia. Fra i lavoratori attivi gli iscritti nella fascia di età sino ai 40 anni rappresentano il 32% del totale degli iscritti, la classe degli over 40 sino ai 55 anni sono pari al 49% degli iscritti, il restante 19% sono oltre i 56 anni di età.

Le adesioni alla Cgil nel corso del 2016 sono state complessivamente 15.338 fra le categorie dei lavoratori attivi e 2.180 allo Spi, per un totale di 17.518. Di queste 5.376, sono lavoratori o pensionati che si sono iscritti per la prima volta alla CGIL (3.798 lavoratori attivi, 1.578 pensionati), ovvero che mai nella loro vita hanno sottoscritti una delega sindacale con la CGIL (nel 2015 sono stati 5.287)

Rispetto al 2015, cresce il numero sia delle adesioni e di coloro che si avvicinano per la prima volta alla Cgil.