Spese pazze in Regione, nei rimborsi il pranzo per il Tibet e l’incontro per i terremotati

Le sentenze della Corte dei Conti verso gli ex consiglieri regionali Barbieri, Filippi, Moriconi e Pagani condannati a rifondere le casse pubbliche

A Marco Barbieri è stata contestata la richiesta di un rimborso per un incontro in Rai per organizzare il concerto per l’Emilia, iniziativa per i terremotati

A Marco Barbieri è stata contestata la richiesta di un rimborso per un incontro in Rai per organizzare il concerto per l’Emilia, iniziativa per i terremotati

Reggio Emilia, 4 febbraio 2017 - Spese pazze in Regione, la corte dei conti ha condannato quattro consiglieri reggiani a rifondere le casse pubbliche. Beppe Pagani dovrà pagare, in solido al 50% con Marco Monari, 3.807 euro; Marco Barbieri, sempre a metà con Monari, 6.088 euro; Rita Moriconi, sempre al 50% con Monari, dovrà versare 3.632 euro; Fabio Filippi dovrà sborsare la metà di 25.334 euro, in solido con Luigi Giuseppe Villani.

Monari e Villani sono stati condannati in solido con i consiglieri per non avere espletato le funzioni di controllo che la legge affidava loro sulle spese dei gruppi.

La Corte dei Conti ha agito su un piano diverso da quello della giustizia ordinaria, che ha già messo sotto processo gli ex consiglieri regionali (in quel caso Barbieri fu assolto dalle accuse). Le sentenze della Corte dei Conti, depositate il 1 febbraio riguardano i rimborsi ottenuti dai consiglieri del gruppo Pd Pagani, Moriconi, Barbieri; e quelli del consigliere Fabio Filippi, all’epoca dei fatti contestati militante nel Pdl.

Le motivazioni delle diverse sentenze riportano spiegazioni simili. A tre consiglieri su quattro (Filippi, Moriconi e Pagani) viene contestata «la violazione della normativa regionale circa la mancata sussistenza dei presupposti idonei a giustificare la spesa, e cioè la mancata dimostrazione dell’incarico formalizzato dal Gruppo consiliare al consigliere che ha effettuato la spesa».

La sentenza che riguarda la posizione dell’ex consigliere Pd Marco Barbieri entra particolarmente nel dettaglio, a differenza delle altre tre. «Altra voce che emerge nelle varie richieste di restituzione – si legge nel documento con la motivazione della sentenza - è il rimborso di euro 59,58 per un pranzo di lavoro in data 26 gennaio 2012 per sollecitare il governo ad un passo formale per chiedere che siano interrotte ‘le violenze nei confronti della popolazione e dei religiosi tibetani’».

Contestata a Barbieri anche una spesa di trasporto di 143 euro rimborsata per partecipare ad un incontro in Rai «per l’organizzazione del concerto per l’Emilia», una iniziativa benefica per i terremotati che si è tenuta il 25 giugno 2012. Allo stesso modo viene contestata a Marco Barbieri la richiesta di rimborso per un pernottamento a Bologna proprio in corrispondenza del concerto (91 euro), «non essendo evidente alcun collegamento con la rappresentanza del gruppo regionale di rappresentanza».

Nella sentenza che riguarda Fabio Filippi, si parla genericamente della mancanza della «documentazione adeguata» rispetto ai rimborsi ottenuti per pranzi di lavoro. A Pagani vengono contestate spese per «pasti, taxi, spese ferroviarie, quotidiani e rassegne stampa», non inerenti con la rappresentanza del gruppo. Anche per Rita Moriconi i giudici ritengono carente la dimostrazione di inerenza della spesa effettuata con l’attività del gruppo rispetto a spese per pranzi di lavoro e trasferte per eventi politici a Roma.