Edicolante rapinato. "Dammi i soldi o t’ammazzo"

Pistola in faccia, in azione una coppia: spray al peperoncino spruzzato negli occhi del titolare

Enrico Loschi, l'edicolante rapinato a Reggio (Foto Artioli)

Enrico Loschi, l'edicolante rapinato a Reggio (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 28 maggio 2016 - Un mese dopo l’ultimo colpo, torna in azione per la terza volta la coppia che semina il terrore all’alba nelle edicole. Sono un uomo e una donna, probabilmente originari dell’Est Europa: entrano nelle attività nelle prime ore del mattino e rapinano i gestori. Questa volta è accaduto all’attività di Maria Luisa Bertoli, in via Samoggia 12. Ieri mattina c’era il marito ad alzare le serrande: l’uomo ha un altro lavoro, ma aiuta la moglie nella consegna dei giornali ad alcuni bar. «Da quando ho saputo di questi colpi, ogni mattina, quando entro mi chiudo dentro».

Ma la precauzione, ieri mattina, non è bastata. La coppia lo ha atteso fuori, dopo che aveva servito alcuni clienti, alle 6 del mattino, mentre stava uscendo dal negozio con i pacchi dei quotidiani in mano, che si apprestava a dare ai locali. «Erano un uomo e una donna: me li sono trovati davanti e li ho visti piombare dentro il negozio».

Lui aveva una pistola in pugno: «Me l’ha puntata contro il volto e mi ha intimato: ‘Pezzo di m., sdraiati altrimenti ti ammazzo’». L’eco del terrore vissuto in quegli attimi non passa: l’uomo, Enrico Loschi, 67 anni, viene fatto inginocchiare. «Lui aveva un accento dell’Est, lei non ha parlato». Avevano entrambi il volto travisato, «forse da un foulard: si vedevano soltanto gli occhi».

L’uomo afferra una borsa con dentro i tagliandi Gratta&vinci: «Erano appena arrivati: ce n’era un bel mucchietto, sui 5mila euro». Ma Loschi tenta una reazione: «Mi sono rialzato e li ho rincorsi». Nel giardino del condominio, dove al piano terra c’è l’attività, Loschi riesce ad agguantare il rapinatore, ma quest’ultimo si volta e gli spruzza spray al peperoncino: «Non vedevo più nulla, così ho dovuto allentare la presa...».

I due scappano in bici. Loschi dà l’allarme ai carabinieri, che accorrono e avviano le ricerche nel quartiere, ma dei due nessuna traccia. «È la prima rapina che subiamo, in vent’anni di attività – aggiunge l’uomo –. Abbiamo avuto invece diversi furti, tra cui l’ultimo alcuni mesi fa». La sensazione di insicurezza, nel vedere violata la propria attività, l’avevano già sperimentata. Ma trovarsi faccia a faccia con due rapinatori esperti, e che agiscono ogni volta con grande freddezza, ancora no. È un’esperienza che appare irreale: «Una rapina da film – la descrive Loschi –. Ho avuto tanta paura...».

L’ultimo colpo, fatta probabilmente dallo stesso duo, risale a poco più di un mese fa. Era il 18 aprile, quando la coppia aveva colpito l’edicola Tricolore in viale Regina Margherita, con lo stesso modus operandi. L’uomo aveva puntato la pistola contro il titolare, mentre la donna faceva il palo fuori dal chiosco. In un attimo aveva arraffato 500 euro dalla cassa e parecchi tagliandi Gratta & vinci, per un valore sui 1.500-2.000 euro, poi erano fuggiti. Erano accorsi i carabinieri e il titolare si era confrontato telefonicamente con altri colleghi, i titolari dell’edicola Bertola di via Gorizia, che erano stati rapinati un mese prima. Le descrizioni dei responsabili, il metodo, l’accento, i modi sbrigativi e violenti: tutto sembrava riportare agli stessi autori.

Al 24 marzo, risale la rapina all’edicola di via Gorizia, sempre alle 6 del mattino. Anche quel giorno l’uomo aveva minacciato la titolare, rimasta per un attimo da sola nel chiosco, con l’arma, mentre la donna faceva la sentinella: qui avevano preso con Gratta & vinci per 10mila euro. La titolare, poi, aveva allertato la questura, mentre i due erano riusciti a scappare.