MATTEO ZANICHELLI
Cronaca

E’ la dura legge degli ex, Reggiana demolita dal Pordenone

Granata sempre più in crisi, capitolano in casa per 4-1

Reggiana-Pordenone è terminata 1-4

Reggiana-Pordenone è terminata 1-4

Reggio Emilia, 22 novembre 2015 - Reggiana in crisi sempre più nera. Granata demoliti dalla legge degli ex. Il Pordenone, vittorioso per 4-1 al Mapei, ne schierava infatti tre in campo (Stefani, De Cenco, Pederzoli) e uno in panchina Cosner (poi entrato nel secondo tempo). Terzino sinistro era invece Michele De Agostini, figlio dell’ex grande terzino di Inter, Reggiana e Nazionale. Fatto sta che proprio De Cenco (un gol e un assist) e Pederzoli (una rete) hanno affossato una Reggiana irriconoscibile.

Da un mese a questa parte i granata (seconda sconfitta consecutiva, cinque partite senza vittoria) hanno perso inspiegabilmente le proprie certezze. E oggi il passaggio al modulo 4-3-1-2 non ha portato frutti. Anzi. Parola è inadatto a giocare in una difesa a quattro, Bartolomei si è rivelato evanescente, Bruccini ha il demerito di aver fallito il penalty che avrebbe riportato in parità il match sul 2-2, mentre Perilli è incappato in una giornata storta. Gli unici che si salvano sono Nolè e Arma (autore dell’unica rete granata).

Avvio shock per la Reggiana che dopo dieci minuti è sotto per 2-0. Al 7’ l’ex De Cenco (in granata 9 presenze e zero gol) incoccia in rete, dopo che un attimo prima Parola aveva salvato sulla linea un tiro a botta sicura di Strizzolo. L’azione si era sviluppata dopo un’uscita imperfetta di Perilli. Passano tre minuti e Filippini, su palla filtrante di De Cenco, si inserisce e batte l’estremo difensore granata. I padroni di casa a questo punto si svegliano e si inventano dieci minuti di fuoco. Nolè trova spazio sulla trequarti e confezione un bellissimo lancio in profondità per Arma che beffa Stefani e Pasa e insacca da solo davanti a Tomei.

Nolè è ispiratissimo e al 18’ imbecca Angiulli che arriva di gran carriera da sinistra, ma spara sul portiere. Palla rimessa in mezzo e De Agostini anticipa Arma con la mano: calcio di rigore. Sul dischetto va Bruccini (19’), ma centra la traversa (ennesimo rigore sbagliato dalla Reggiana). La carica granata si esaurisce e tornano fuori gli ospiti. Stavolta su gentile concessione di Perilli che non controlla una facile punizione laterale di Pederzoli, angolata ma molto lenta: 1-3. Il Pordenone rischia di dilagare con Strizzolo e De Agostini, invece Nolè ha il pallone per accorciare le distanze, sprecato davanti a Tomei. Il primo tempo si chiude coi i fischi della curva granata.

Nella ripresa Pesenti al posto di Rampi, per dare maggiore peso all’attacco, e Siega che retrocede a fare il terzino. Ma sono gli ospiti che spengono definitivamente le speranze di rimonta granata servendo il poker. Al 16’ Berardi colpisce da fuori, palla deviata che si impenna davanti a Perilli, bravo coi riflessi. Però la sfera finisce tra i piedi di Filippini, che era rimasto solo a centro area, e per lui è un gioco da ragazzi firmare la doppietta. Sulla Reggiana e sul Mapei cala la notte, l’ultima mezz’ora serve solo ad aggravare l’umiliazione per la Reggiana.

 

Il tabellino

Reggiana-Pordenone 1-4

Reggiana (4-3-1-2): Perilli; Rampi (1’ s.t. Pesenti), Spanò, Parola, Frascatore; Bruccini, Bartolomei (15’ s.t. Maltese), Angiulli; Siega (43’ s.t. Mogos); Arma, Nolè. A disp.: Rossini, De Biasi, Di Nicola, Ceccarelli, Loi. All. Colombo.

Pordenone (4-3-1-2): Tomei; Boniotti, Stefani, Pasa, De Agostini; Berardi, Pederzoli, Buratto (40’ s.t. Cosner); Filippini (32’ s.t. Valente); De Cenco, Strizzolo (1’ s.t. Cattaneo). A disp.: D’Arsiè, Ingegneri, Talin, Burazzini, Gulin, Savio. All. Tedino.

Arbitro: Panarese di Lecce (Mangino di Roma 1 e D’Alberto di Teramo).

Reti: 7’ p.t. De Cenco, 10’ p.t. e 16’ s.t. Filippini, 15’ p.t. Arma, 30’ p.t. Pederzoli.

Note - Ammoniti: Rampi, De Cenco. Fuorigioco: 3-1. Angoli: 2-1. Recupero: 2’ e 2’.