Ripescaggio in B, l’esperto: "Reggiana, non farti troppe illusioni"

L’avvocato Albertini: "C’è in pole il Brescia per prendere il posto del Parma"

Antonio Pulvirenti, presidente del Catania, accusato di aver comprato partite

Antonio Pulvirenti, presidente del Catania, accusato di aver comprato partite

Reggio Emilia, 24 giugno 2015 - «La speranza c’è, ma non bisogna farsi troppe illusioni». Predica calma l’avvocato Luigi Albertini, professionista reggiano, specialista in diritto dello sport, sulle possibilità della Reggiana di essere ripescata dopo il fallimento del Parma, che libera un posto in B. In realtà, se i criteri per il ripescaggio resteranno quelli della scorsa stagione (50% il piazzamento nell’ultimo campionato, 25% la storia sportiva e 25% la media-spettatori dal 2009 al 2014), quel posto sembra già essere prenotato dal Brescia. A ruota seguirebbe il Varese, visto che sono due delle quattro retrocesse dalla B. Il fatto è che la Figc potrebbe mettere la norma che vieta il ripescaggio di squadre incappate in irregolarità amministrative e ritardi nel pagamento di stipendi e contributi. Clausola che cancellerebbe in partenza la candidatura delle due lombarde, entrambe penalizzate. Anche se il Brescia sembra avere risolto i suoi problemi col passaggio di proprietà. I granata avrebbe però credenziali maggiori rispetto a Cittadella ed Entella, le altre retrocesse dalla cadetteria. Ma non è finita qui. Infatti le situazioni legate al calcioscommesse che coinvolgono il Teramo e - notizia di ieri - anche il Catania, potrebbereo liberare altri due posti. In ogni caso i granata troverebbero altre insidie: Lecce, Ascoli, Cremonese e Pisa.

«Se i criteri della Figc resteranno uguali a quelli dello scorso anno - continua Albertini -, per nutrire speranze concrete bisognerebbe che i posti liberi in serie B fossero almeno quattro. Tra Reggiana e Bassano e tra granata ed Entella, infatti, non c’è storia, mentre più complicata si fa la situazione se ci si confronta col Lecce. La squadra di Colombo è arrivata più avanti in campionato (giallorossi fuori dai playoff, ndr), ma forse il bacino d’utenza e la storia dei pugliesi potrebbero dare loro un vantaggio. Stesso discorso per l’Ascoli che, una volta fallito, ha comprato il titolo sportivo. Il Brescia, invece, in caso di veti della Federazione per le inadempienze economiche, potrebbe avere una via d’uscita con l’avvento del nuovo corso societario Profida & Bonometti. Inoltre, bisognerà capire quanto tempo ci metterà la giustizia sportiva a risolvere i casi di Catania e Teramo».

Il presidente Alessandro Barilli, infine, interpellato sull’argomento, ha preferito posticipare ogni riflessione. «Non ho le idee chiare adesso, vedremo che regole varerà la Figc. Se siamo disposti a pagare il contributo alla Federazione (cioè i soldi a fondo perduto necessari per presentare domanda di ripescaggio: 1 milione e 200mila euro, ndr)? E’ chiaro che ogni discorso è legato all’eventuale accordo con Vavassori. Tra pochi giorni ci incontreremo».