Lara Ferrari
Reggio Emilia

Cinema, nelle sale arriva ‘Le regole del caos’ di Alan Rickman

Tutti i film da non perdere al grande schermo

Una scena di ‘Le regole del caos’

Una scena di ‘Le regole del caos’

Ferrara, 7 giugno 2015 - Insieme ad House of Cards, Games of Thrones e Breaking Bad è una delle serie televisive migliori che la televisione americana, ma diciamolo pure, di tutto il pianeta abbia prodotto in questi anni. Con un quid in più. Perché True Detective possiede già i connotati del mito. Ed è pronta la nuova serie, dopo la prima, di culto, con Matthew McConaughey e Woody Harrelson.

TRUE DETECTIVE. Partirà a giugno su HBO la seconda stagione di True Detective, nella quale tre agenti di polizia e un criminale devono indagare su una cospirazione derivata da un omicidio. Colin Farrell è Ray Velcoro, detective compromesso tra i suoi superiori in un dipartimento di polizia corrotto e il boss della mafia che lo controlla. Vince Vaughn interpreta Frank Semyon, signore del crimine, mentre Rachael McAdams è Ani Bezzerides, detective di Ventura County la cui etica la pone in conflitto con il sistema che serve. Attori carismatici e bravissimi, ma saranno in grado di superare il magnetismo di McConaughey e Harrelson? Nic Pizzolatto torna alla sceneggiatura, la serie è formata da otto episodi e i primi due saranno diretti da Justin Lin, regista di quattro episodi di Fast & Furious.

DA MACBETH A STEVE JOBS. Giunge alla notorietà nel 2007 per la sua interpretazione dello spartano Stelios in 300 di Zack Snyder, ma raggiunge la fama più in là, con Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, del 2009. Adesso è nell’occhio del ciclone con tre nuove, intense interpretazioni, di cui una appena vista al Festival di Cannes 2015: parliamo di Macbeth, per la regia di Justin Kurzel. Dopodiché figura nel cast di Weightless, nuovo film di Terrence Malick, accanto a Ryan Gosling e Rooney Mara e sta girando il già famoso e controverso Steve Jobs, biopic sul fondatore della Apple, diretto da Danny Boyle. Una Primavera indimenticabile per l’attore irlandese di origine tedesca.

CANNES ALLA MILANESE. Dal 12 al 18 giugno, a Milano, si terrà la rassegna «Le Vie del cinema: Cannes e dintorni 2015», i film dal 68° Festival di Cannes e dalla Quinzaine des Réalizateurs. A Milano in anteprima assoluta la Palma d’oro Dheepan di Jacques Audiard e il premio della Giuria The Lobster, di Yorgos Lanthimos. Programma completo on line su lombardiaspettacolo.com. Mercoledì 10 giugno alle 18, alla galleria Rizzoli, Paolo Mereghetti, Bruno Fornara e Emanuela Martini presenteranno la rassegna, ingresso libero con prenotazione obbligatoria allo 02 67397831.

GENITORIALITÀ IMPERFETTA, A REGGIO. Prosegue al Museo di storia della Psichiatria di Reggio (via Amendola 2), «Volti di una genitorialità imperfetta», rassegna di film selezionati, in collaborazione con l’Ausl di Reggio. Dopo Il nastro bianco di Michael Haneke, Palma d’Oro a Cannes 2009, e Carnage di Roman Polanski (2011), l’11 giugno sarà la volta di Disconnect di Henry Alex Rubin (2012), mentre il 18 giugno la rassegna si chiuderà con In un mondo migliore di Susanne Bier (Danimarca 2010). Tutti i film saranno commentati da Fiorello Ghiretti, psicologo del consultorio giovani dell’Ausl. L’iniziativa è ad ingresso gratuito.

SUFFRAGETTE, PER APRIRE IL LONDON FILM FESTIVAL. Il 59° BFI London Film Festival ha annunciato chùe il film di apertura della kermesse sarà Suffragette, il primo lungometraggio a raccontare la storia delle cittadine britanniche che al cambio di secolo rischiarono tutto nella lotta per l’uguaglianza con il maschio e il diritto al voto. Il film avrà la sua premiere europea il 7 ottobre all’Odeon Leicester Square, alla presenza della regista, allieva del London Film Fest, Sarah Gavron, e del cast stellare, che include Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep. La cerimonia avrà un live cinecast dal red carpet e visioni simultanee nei cinema del Regno Unito. Eccoci alle uscite nelle sale reggiane dall’8 al 13 giugno!!

FURY di David Ayer, con Brad Pitt, Shia LaBeouf. Quasi alla fine della Seconda guerra mondiale, nell’aprile 1945, mentre gli Alleati completano l’avanzata nel territorio europeo, un sergente dell’esercito chiamato Wardaddy è al comando di un carro armato Sherman e di un gruppo di cinque uomini per una pericolosa missione dietro le linee nemiche. DIOR AND I di Frédéric Tcheng, con Raf Simons. Chiamato a rimpiazzare John Galliano alla maison Dior, il belga Raf Simons aveva solo otto settimane di tempo (a dispetto dei soliti 4-5 mesi) per realizzare la sua prima collezione.

LE REGOLE DEL CAOS di e con Alan Rickman, con Kate Winslet, Stanley Tucci e Matthias Schoenaerts. Anno 1682. Sabine De Barra, donna volitiva e talentuosa, lavora come paesaggista nei giardini francesi. Finché un giorno riceve un invito: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte di Luigi XIV. Se, al primo incontro, l’artista della corte di Re Sole André Le Notre appare disturbato da Sabine, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Sfidando le differenze di genere e di classe, con grande sorpresa Sabine riesce a entrare addirittura in contatto con il Re, e a guadagnare la fiducia di Philippe, suo fratello. Mentre cerca di fare i conti con una tragedia che prepotentemente riemerge dal passato, i rapporti personali e professionali tra André e Sabine regalano a entrambi comprensione e appagamento.

EISENSTEIN IN MESSICO di Peter Greenaway, con Elmer Bäck, Luis Alberti. Dopo il successo mondiale di La corazzata Potemkin, il regista russo Eisenstein viene invitato negli Stati Uniti ma si ritrova davanti al clima ostile di Hollywood e alla diffamazione messa in atto contro di lui dai conservatori americani. Decide quindi nel 1931 di recarsi in Messico e di prendere in considerazione l’idea di un lungometraggio finanziato privatamente da un gruppo di filocomunisti americani.

È ARRIVATA MIA FIGLIA di Anna Muylaert, con Regina Case. Da 13 anni Val è tata di Fabinho a San Paolo. Finanziariamente stabile, vive con il senso di colpa per aver lasciato la figlia Jessica a Pernambuco, nel nord del Brasile. Per svolgere il test di ingresso all’università, Jessica decide di recarsi a San Paolo dalla madre. La sua scelta darà origine a una convivenza non facile.