Spezia-Reggiana tra rivalità, incroci e una valanga di ex...

In attesa del match di Coppa Italia in programma oggi, la cronistoria di una partita che ha il sapore di nostalgia e di grandi nomi: da Vito Grieco all’indimenticato Paolino Ponzo, da Beppe Alessi fino al «Mago» Cesarini

«Il Mago» Alessandro Cesarini, è solo uno degli ultimi che ha vestito sia la casacca granata che quella spezzina

«Il Mago» Alessandro Cesarini, è solo uno degli ultimi che ha vestito sia la casacca granata che quella spezzina

Reggio Emilia, 5 agosto 2017 – Spezia-Reggiana, e la nostalgia non può che riportare la mente a tanti ricordi, a quella rivalità sviluppatasi in seno agli anni 80’, ma anche alla storia recente, fatta di tanti giocatori che hanno percorso la Cisa e indossato sia la casacca ligure che quella granata, rimanendo nei cuori di entrambe le sponde.

Uno su tutti, Giuseppe Alessi, la Storia recente, con la S maiuscola, della Reggiana del nuovo millennio. L’ex capitano granata arrivò sul Golfo dei Poeti nel 2002 dal Napoli, e risultò decisivo nella promozione in Serie B dello Spezia nel 2006, confezionando anche un assist vitale per la classifica finale contro la Pro Sesto, prima di passare, dopo un anno difficile nella serie cadetta, alla Reggiana.

Il resto è storia... E immaginate un po’ chi concretizzò quell’assist di Beppe? Massimiliano Guidetti, idolo assoluto della piazza ligure, dove segnò 59 gol in 137 partite, tra cui uno contro la Juventus, militando successivamente nella Regia di Mangone, che nella stagione 2010-11 arenò le proprie speranze di playoff con una sconfitta interna con la Salernitana alla penultima giornata. Nella sfida del «Picco» del gennaio 2011, dove lo Spezia schierava due giovani futuri granata come Daniele Pedrelli e «il Mago» Cesarini, i tifosi spezzini lo invitarono, goliardicamente, a «cambiarsi la maglia». In quello Spezia militavano anche Nicola Padoin (Spezia 2005-2008, Reggiana 2008-2009), lo scandianese Matteo Pelatti, una promozione in C1 con i granata, Davide Addona, che insegna all’Università di Parma ma al momento impegnato, da buon reggiano, nel torneo della Montagna, Davide Saverino (Reggiana 2009-2011) e un giovanissimo Mirko Bruccini, oggi al Cosenza, ma a Reggio per due stagioni.

La proprietà del club era inoltre gestita dal reggiano Giuseppe «Pino» Ruggeri, mentre nell’organigramma si trovavano due elementi accostati più volte al club granata negli ultimi anni come l’allenatore Antonio Soda, che tutt’oggi risiede in provincia, e il direttore generale Rocco Russo, nonché l’ex preparatore dei portieri granata Massimo Battara, protagonista con il Manchester City che fu di Roberto Mancini. Non si possono tralasciare, poi, due atleti rimasti nella storia del club di via Mogadiscio, due atleti cresciuti come fratelli quali Vito Grieco e il compianto «galantuomo del pallone» Paolo Ponzo. I due, che avevano già condiviso gli armadietti con Modena e Spezia, arrivarono insieme in Emilia nel 2007, nella Reggiana di Alessandro Pane (che poi allenerà anche lo Spezia), e furono i trascinatori della promozione di Castelnuovo Garfagnana del 2008, dopo un roboante testa a testa con il Bassano.

Nel 2009 Grieco tornò in Liguria, dove ha poi ricoperto incarichi dirigenziali sotto altri due doppi ex, Massimo Varini e Andrea Grammatica, mentre Ponzo, che a Reggio aveva già giocato nella stagione 1998-99, si accasò a Savona. Aveva la passione della corsa, e durante una di queste, trovò la morte sulle «sue» montagne, nel marzo 2013. Insomma, la sfida di sabato è a tutti gli effetti un derby fra due città all’apparenza così distanti, ma che la storia ha deciso di unire con il filo indissolubile del pallone.