Separazione difficile: suocera hacker contro la nuora, dona al figlio le mail scottanti

Il convegno: "Il 40% dei divorzi è causato dalla prepotenza delle 'mamme di lui impiccione e invadenti"

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Reggio Emilia, 29 marzo 2015 - SUOCERE e nuore: com’è difficile coesistere. Risale a poche settimane fa un grave episodio, inedito, che dice quanto possa degenerare questo rapporto. Durante una causa di separazione, una moglie reggiana va dal suo avvocato, Paola Mescoli Davoli, e le racconta un fatto sconvolgente di cui ha appena saputo: la suocera, che da sempre le faceva la guerra ed era stata causa del fallimento del matrimonio, di nascosto si è trasformata in hacker. E’ entrata nel suo computer, ha trasferito su chiavetta la sua posta elettronica, ha stampato le mail che la nuora inviava alle amiche parlando di lei e del marito e ne ha ricavato un libretto che si è subito premurata di regalare al figlio.

«Cosa faccio adesso?» ha chiesto la donna al legale. Domanda più che giustificata, considerata la violazione della privacy di cui era rimasta vittima, con conseguente possibilità di sporgere denuncia.«Le ho indicato un penalista - raccontava ieri l’avvocatessa Mescoli - ma le ho anche detto che se fa querela le possibilità di una separazione consensuale diventano nulle». Consensuale significa di comune accordo col marito e in tempi brevi, giudiziale significa tempi eterni e spese di tutt’altra entità. La nuora non ha ancora deciso.

La sconcertante vicenda è una delle numerose raccontate ieri dall’avvocatessa Mescoli al Centro Giovanni XXIII in via Prevostura. Titolo scelto per l’incontro: «Quale dialogo tra suocere e nuore?», interventi di Paola Mescoli, Maria Chiesi, Franca Battistelli e Critina Caselli, e poi del pubblico: quaranta donne, cinque uomini compreso il cronista. Anche se l’iniziativa - si leggeva sulla locandina affissa all’ingresso - non era rivolta solo a suocere e nuore» ma anche «a generi o suoceri» e «a tutti coloro che hanno a cuore l’armonia delle famiglie e che credono o vogliono motivarsi sul valore e sulla ricchezza delle relazioni parentali».

Un incontro pensato sedici anni dopo quello su suocere e generi che ebbe risonanza mondiale: se ne occupò anche la Cnn. Chiaro il concetto: le suocere non devono fagocitare la famiglia costituita dal figlio, non devono sostituirsi alle nuore. Perchè se lo fanno, addio menage. Il 40 per cento dei divorzi è causato dalla prepotenza delle suocere impiccione e invadenti. Chi ha buon senso deve fare un passo indietro, tollerare finchè è possibile, parlarsi e chiarirsi sui punti fermi fin da prima delle nozze, adottare strategie che proteggano l’amore per il marito. Ma non è facile quando succedono fatti come quelli riferiti dall’avvocatessa Mescoli.

Altri due esempi. Un marito che abita in zona Emilia Santo Stefano tutte le sante sere, al ritorno dal lavoro, era obbligato a portare il pane alla «momma» fino a Baragalla prima di rientrare a casa dalla moglie. Notare che la mamma era perfettamente in grado di andare da sola dal fornaio. Altro episodio, stavolta interculturale. Una ragazza reggiana aveva perdonato il marito indiano che aveva avuto una sbandata per una giapponese. Tornato dalla moglie, le ha portato a casa anche la mamma. E siccome in India comandano le suocere (pare), l’intrusa pretendeva di costringere la nuora a vestirsi come voleva lei. «Questo è troppo» è sbottata la giovane moglie. E si è separata.