Bocconi sospetti nel parco di via Ugo Bassi

La scoperta delle Guardie Ecozoofile

Le Guardie Ecozoofile

Le Guardie Ecozoofile

Rimini, 29 luglio 2016 – Esche sospette all’interno del parco di via Ugo Bassi, nei pressi della nuova Questura. La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi da una pattuglia di Guardie Ecozoofile, intervenute sul posto dopo la segnalazione di alcuni residenti. Nascosti tra l’erba erano presenti diverse esche di notevoli dimensioni che avrebbero potuto nuocere ai poveri cani, ma non solo ad essi.

«E’ piuttosto recente l’ordinanza del Ministero della Salute, datata giugno 2016-sottolinea Matteo Fangarezzi Responsabile Provinciale delle Guardie Ecozoofile - che vieta a chiunque di utilizzare in maniera impropria bocconi avvelenati. Abbiamo provveduto ad avvertire l’AUSL e consegnato loro le esche per poter verificare se siano effettivamente nocive o meno. Al momento crediamo sia inutile creare allarmismi»

Come successo di recente a Santarcangelo, che alcuni pezzi di vetro siano stati scambiati per esche atte a creare danni agli animali. In realtà, a seguito di sopralluogo, sono stati trovati dei barattoli di Nutella che, presumibilmente per “gioco”, sono stati rotti e lasciati sul posto, ma verosimilmente, non preparati per ferire o uccidere.

«Nel frattempo faremo in modo di organizzare dei servizi preventivi, eventualmente anche in abiti civili, così da far desistere, o cogliere sul fatto, eventuali malintenzionati.Giova ricordare che, per limitare i rischi- continua Fangarezzi- il più delle volte sarebbe sufficiente utilizzare il guinzaglio che, oltre ad essere un obbligo di legge, limiterebbe, in casi come questi, il rischio che il cane entri in contatto con sostanze nocive, ma che spesso viene visto, dai proprietari dei cani, come oggetto atto a opprimere l’animale».

Si invita chiunque trovi cibo o sostanze dubbie, a contattare immediatamente le Forze dell’Ordine o le Guardie Ecozoofile: infatti in questi casi, più che in altri, è importante un intervento tempestivo che possa evitare, o almeno limitare, il danno potenziale che questo genere di condotta porta con se. Quello che generalmente non viene valutato, quando si compiono questi gesti, è che l’obbiettivo sono i cani, più raramente i gatti, ma che, trattandosi per lo più di parchi, anche i bambini potrebbero essere vittime di queste azioni deplorevoli. Nel solo 2011, ultima statistica conosciuta a livello della Regione Emilia Romagna, sono stati circa 150 i casi di effettivo ritrovamento di bocconi avvelenati, ma questa è solo la punta dell’iceberg.