Salviamo il salvabile

Imola, 20 luglio 2014 - C’è da salvare il salvabile e, anche per questo, serve la persona giusta al posto giusto perché in gioco ci sono centinaia di lavoratori e milioni di euro.

Stiamo parlando ovviamente della Cesi, attesa questa settimana da un importante incontro al ministero per garantire ai lavoratori quella magra consolazione che si chiama cassa integrazione, ma che, in una situazione come questa, diventa fondamentale e necessaria.  Ma non ci si può fermare a questo. Occorre aiutare centinaia di persone a ritrovare un futuro che sembra diventare sempre più remoto. E, almeno per ora, la partenza di chi ha in mano le redini — il commissario liquidatore Antonio Gaiani — pare buona. I primi a ‘pagare’ infatti sono i dirigenti che saranno presto tutti licenziati.

Perdere un impiego è triste e preoccupante per chiunque e non c’è da augurarlo al peggiore nemico ma, quando ci si trova in una situazione da ‘baratro’ come quella della Cesi, è giusto che chi ha avuto responsabilità manageriali risponda per primo della situazione. Stare al vertice significa anche questo.