Il Comune avverte la Prefettura: "Non accogliamo più baby migranti"

Stop all’arrivo di migranti con meno di 18 anni. Suona così il monito del Comune di Rimini contenuto in una lettera scritta dal vicesindaco Gloria Lisi all’indirizzo della prefettura

Sono 41 i migranti al di sotto dei 18 anni ospiti a Rimini: la metà sono albanesi. Sotto, l’assessore e vicesindaco Gloria Lisi

Sono 41 i migranti al di sotto dei 18 anni ospiti a Rimini: la metà sono albanesi. Sotto, l’assessore e vicesindaco Gloria Lisi

Rimini, 27 settembre 2016 - Stop all’arrivo di migranti con meno di 18 anni. Suona così il monito del Comune di Rimini contenuto in una lettera scritta dal vicesindaco Gloria Lisi all’indirizzo della prefettura.

I rapporti tra il Comune e la prefettura sul tema dell’accoglienza dei migranti stanno diventando sempre più tesi, e il caso dei minori è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tant’è che nella lettera è contenuta una presa di posizione forte da parte del municipio intenzionato «a non acconsentire a nuovi collocamenti da parte della prefettura nel proprio territorio». Di conseguenza la giunta «non autorizzerà» l’Ausl, che gestisce il servizio di tutela dei minori, «a ospitare sul proprio territorio minori non accompagnati» fino a quando a farsi carico del problema non saranno anche gli altri Comuni della provincia.

Rimini da sola accoglie 420 dei 650 profughi (tra adulti e minori) disseminati sul territorio provinciale. E sul tema dei minori l’impegno e le risorse messe in campo dal Comune stanno aumentando costantemente. L’amministrazione ha aderito a progetti specifici di accoglienza con un accordo firmato nel luglio del 2014 e da tempo, sottolinea, sta facendo al propria parte, unico Comune a farlo in provincia.

Sono 41 tra bambini e ragazzini con meno di 18 anni, ed essere ospitati a Rimini senza genitori al seguito. Ognuno costa circa 90 euro al giorno necessari per dargli vitto, alloggio, pagargli gli studi e farli crescere. Solo la metà della spesa, 45 euro, viene rimborsata dallo Stato per il tramite della prefettura. E il denaro non sempre arriva. Altro aspetto che sta rendendo problematici i rapporti tra il municipio è la prefettura riguarda i 367mila euro che l’amministrazione Gnassi deve ancora avere dallo Stato per le spese sostenute negli ultimi sei mesi del 2016.

I 41 minori costano ogni giorno oltre 3.500 euro. In un anno si arriva a superare il milione e 300mila euro.

Un fenomeno in crescita, ma non solo per i flussi migratori dal Medio Oriente o dall’Africa, zone di guerra e carestie.

Vengono considerati alla stessa stregua anche i ragazzini giunti da paesi non comunitari, senza status di rifugiato. Dei 41 minori accolti a Rimini oltre la metà arrivano dall’Albania, dove hanno famiglia e non c’è alcun rischio di guerra o persecuzioni. Ma una volta giunti in Italia riescono a ottenere una formazione scolastica che nel paese natale non riuscirebbero ad avere.

La giunta Gnassi intende darci un taglio almeno fino a quando a farsi carico del problema non saranno anche le altre amministrazioni del territorio. Mentre sul piano regionale il vicesindaco Gloria Lisi è in contatto con l’Anci e con gli altri Comuni capoluogo per arrivare a una posizione condivisa sul tema dei minori.