La crisi fa le scarpe anche a Gori

Lo storico negozio di calzature chiude il 31 dicembre: "Decisione sofferta"

Lo storico negozio di calzature a Rimini

Lo storico negozio di calzature a Rimini

Rimini, 25 ottobre 2016 - Tempo scaduto per ‘Gori Calzature’, storico negozio, in corso d’Augusto dal 1962, e per 71 anni, dal 1931 - anno della fondazione - al 2002 anche in via Garibaldi. Si aggiunge alla lunga lista degli addii, che comprende tra i tantissimi La Moderna, Caccia pesca e sport, Diesel, Matis, Lappi. Gori chiude ufficialmente i battenti il 31 dicembre, e da domani parte la ‘liquidazione totale’.

Motivo? «A fine anno ci scade il contratto d’affitto – spiegano Pierpaolo Gori e la moglie Silvia, quinta generazioni di Gori che commercia in calzature – e con i chiari di luna che ci sono, non ce la siamo sentita di affrontare un rinnovo». «La situazione del commercio – prosegue Pierpaolo Gori – a Rimini come altrove, è sempre più difficile. E’ dura che una piccola bottega famigliare come la nostra riesca a sopportare costi d’affitto importanti e contemporaneamente i cali delle vendite. Ben vengano iniziative come la Shopping Night o altro, ma i centri commerciali offrono ampie gamme di prodotti, parcheggi gratuiti, facile raggiungibilità. Arrivare in centro a Rimini, checché ne dicano gli amministratori, resta difficile».

Dunque, da gennaio serrande abbassate. «Una decisione sofferta – prosegue Gori –. Noi resteremo nel settore, non come negozianti: abbiamo contatti in corso con aziende per consulenze e collaborazioni, sfruttando la nostra esperienza». Capostipite della dinastia dei calzaturieri – ricordano Piero e Nani Gori, genitori di Pierpaolo e precedenti gestori del negozio – è stato il bisnonno Pietro, che realizzava le scarpe a San Mauro Pascoli nel primo Novecento, e le veniva a vendere a Rimini, come a Cesena e Forlì, col suo calesse. Girava con la pistola, per difendersi dai briganti».

Suo figlio Vito Gori, il 28 aprile 1925, iscrive alla Camera di Commercio di Rimini la ditta individuale Gori Vito di Pietro, con sede in via Garibaldi. Collaborano alla ditta i due giovani figli, Ettore e Aurelio, nati nel 1901 e 1895. Nel 1931 Vito Gori compra, sempre in via Garibaldi, tre «piccole casine che fa demolilre e ricostruisce l’edificio che ospiterà la ‘casa madre’ della ditta per tre quarti di secolo.

Alla ditta continuano sempre a collaborare famigliari, anche i fratelli Otello e Attilio nel 1935. «Durante la guerra racconta Piero – avevamo nascosto pellame, fodere, chiodi e macchine della fabbrica di San Mauro in una doppia parete. Che crollò: sparì tutto in 24 ore. Ce ne andammo. Per anni qui a Rimini continuò a venirci a trovare un nostro ex operaio, che da bambino era l’addetto a raddrizzare i chiodi della fabbrica. Quella volta non si sprecava niente. Ma oggi chiudere è una liberazione».