Maltempo, un errore del computer manda Viserba sott'acqua

Conta dei danni in tutto il riminese, aspettando la nuova ondata di maltempo

Il sottopasso di via Genghini, a Viserba, diventato un fiume in piena

Il sottopasso di via Genghini, a Viserba, diventato un fiume in piena

Rimini, 25 febbraio 2018 - Viserba sott’acqua. Come da copione, la pioggia ha mandato in tilt il sottopasso di via Genghini, ma la cosa incredibile è che ieri mattina la strada che corre lungo la ferrovia si era trasformata in un fiume, così come erano completamente allagate le strade interne. Gli agenti della Polizia municipale sono stati costretti a transennare l’intera zona, andare avanti era impossibile. Nessuno riusciva a capire come con il passare delle ore, invece di migliorare la situazione fosse peggiorata. Poi hanno risolto il mistero: i computer di Hera ‘dicevano’ che le paratie erano state aperte, ma non era così. Un errore che ha causato il maxi allagamento che è cominciato a rientrare solo quando le paratie sono state aperte manualmente.

Per il resto della provincia ieri è stata la giornata della conta dei danni, con i vigili del fuoco costretti ai doppi turni con decine e decine di chiamate per allagamenti in case e scantinati, alberi pericolanti, frane sulle strade e fossi che esondano.

Molte strade sono state chiuse, ieri mattina hanno transennato via Bologna, e la zona di Spadarolo era ancora in grossa sofferenza, soprattutto a causa dei terreni saturi d’acqua. In crisi anche alcune vie di Miramare. In poche ore i pompieri hanno fatto circa 60 interventi, insieme alla protezione civile, e molti altri ancora li hanno in coda. A dare una mano, sono arrivati anche i vigili del fuoco volontari di Savignano.

Nel tardo pomeriggio di ieri la situazione era sotto controllo e l’acqua aveva cominciato a defluire dalle prime ore del mattino, ma gli addetti ai lavori stanno anche preparandosi alla prossima emergenza meteo che colpirà il Riminese e che avrà a che fare con il gelo.

Nella zona di Riccione a destare preoccupazione sono state le spiagge sommerse dalle onde e il porto per l’innalzamento dell’acqua. I bagnini aspettano la fine della perturbazione per capire i danni reale. Portati via anche gli animali del laghetto del parco della Resistenza, dopo che lo specchio d’acqua è esondato invadendo parte del parco.